Non solo terra di Fiano, a Montefredane la sperimentazione sul Piedirosso
La sperimentazione curata da Francesco Moriano prende il nome di 'Ethos' e sarà presentata il 27 settembre in Umbria
Non solo terra di Fiano, ma un tempo areale riconosciuto per la produzione di rossi pregiati e opulenti.
È la storia vitivinicola di Montefredane, comune dal forte potenziale enologico che regala bianchi strutturati e complessi particolarmente vocati all'invecchiamento. Ebbene questo terroir così prezioso vuole riconquistare un posto d'onore tra i rossi d'Irpinia. In questo caso non con l'Aglianico, ma col Piedirosso.
L'idea visionaria è dell'enologo Francesco Moriano, il quale insieme all'amico fidato Cristian in collaborazione con un'equipe di Castelfranco Veneto ha avviato da due anni una sperimentazione sul vitigno. Il piedirosso secondo Moriano, a Montefredane, trova le giuste caratteristiche pedoclimatiche per la creazione di nettari dalla grande freschezza, sapidità e profumi delicati .
" Il risultato ha spiazzato i Veneti - dice Moriano - perché di fatto ho puntato su una varietà che non ponesse molti problemi di maturità soprattutto tannica e che conducesse, a delineare un rosso di buona freschezza aromatica, acidità ed eleganza nei profumi. Ci tengo a precisare che la mia non è una produzione aziendale ma una continua sperimentazione e ricerca di particolari di valorizzazione dei territori e quindi di conseguenza della mia professione" .
Questa sperimentazione avrà il nome di Ethos dal greco “etica” ovvero bellezza che si realizza nell'opera d'arte per evocare il carattere del territorio "quello di Montefredane - aggiunge Francesco - che decenni fa veniva menzionato nei grandi areali di produzione del ROSSO D'IRPINIA come ricordava sempre il compianto vigneron Antoine Gaita".
Il sogno di Moriano è quello di far conoscere quell'areale da lui tanto amato anche per la produzione di grandi rossi. Il sogno è ancora lontano ma intanto la sperimentazione va avanti ed è stata approvata anche dall’Istituto Sperimentale di Castelfranco Veneto.
"Le prime bottiglie sono quasi pronte, non saranno in vendita, diventeranno oggetto di studio per una Università spagnola grazie all’incontro con Carlos Cohen, uno dei maggiori esperti di vino a livello internazionale. La vendemmia sperimentale è partita nel 2018. Venti quintali di uva, quindici ettolitri di vino – più o meno duemila bottiglie – che arrivano da un vigneto piantato trent’anni fa su un terreno al 60% argilloso e per il 40% sabbioso. Tutte le fasi – dalla raccolta, alla fermentazione, passando per l’affinamento e l’imbottigliamento – sono state certificate dal punto di vista tecnico - chiosa Moriano".
Dopo due anni di lavoro lunedì è arrivata la conferma della certificazione che porterà l'enologo e la sua Montefredane in Umbria il prossimo 27 settembre a discutere la sperimentazione .
''Appena ho letto la mail di conferma della mia sperimentazione non ho esitato a stappare la prima bottiglia e degustarla .Ho pensato a mio padre, a lui dedico questo inizio . Ho degustato da solo, sul balcone di casa mia a 600 mt s.l.m uno dei punti più alti di Montefredane. L'ho bevuto con piacere , anzi con un certo entusiasmo ma volevo condividere da solo con il mio vino questa gioia e pensare già con esso al futuro".