La tradizione del 'cuonzolo, ' il piatto del Carnevale Morto
Tra i piatti allegorici che ricorrono dopo il corteo funebre, il cosiddetto 'cuonzolo' un brodo di gallina che potete preparare seguendo la ricetta di Antonio Pisaniello
Il Carnevale Morto è l'ultimo atto di una tradizione che arde nel cuore dei montemaranesi. Un rito che si celebra da secoli e che quest'anno, a causa della pandemia, non è stato possibile rinnovare.
Domani, domenica 21 febbraio, il Carnevale si sarebbe fatto persona, persona che nonostante le cure, muore a causa degli eccessi. La scena, infatti, rappresenta un vero processo di umanizzazione. Il Carnevale viene portato in processione seguito da un lungo corteo funebre dai tratti tragicomici. Carnevale ha consumato tutto. Si è indebitato fino al collo. Muore soffrendo. E’ l'evocazione della Quaresima. Dopo che Carnevale ha esalato l’ultimo respiro, si passa alla lettura del testamento. Un testamento di affetti e di debiti. Poi di nuovo tutti a ballare e a mangiare come sarebbe piaciuto a re Carnevale.
Un momento di festa in cui non manca mai il buon cibo. Il Carnevale di Montemarano è una grande manifestazione di popolo e la cucina ne è uno degli emblemi più significativi. Trai piatti allegorici che ricorrono dopo il corteo funebre, il cosiddetto 'cuonzolo' che ha la sua radice nel verbo consolare.
A raccontarmi questa tradizione gastronomica sono la coppia di ristoratori Jenny Auriemma e Antonio Pisaniello.
"È un gesto generoso nei confronti dei familiari che nel momento della sofferenza non hanno né tempo né voglia di mangiare o preparare qualcosa per sé, o per gli altri ed è allo stesso tempo una forma di sostegno fisico e morale per rimettere in forze i condolenti impegnati con la preparazione del funerale e le pratiche burocratiche - spiega Jenny Auriemma - in genere si tratta di una brodaglia, di una minestra o anche solo di zucchero e caffè".
Il rito del cuonzolo viene così ripreso nel corso della manifestazione teatrale che si celebra a Montemarano e c'è proprio una scena in cui viene servito il pasto della consolazione.
"Chi partecipa al rito funebre messo in scena in piazza viene consolato con il cuonzolo che altro non è che un brodo di gallina - aggiunge Antonio Pisaniello - Poi si torna a ballare e la triste musica che accompagnava il feretro si trasforma nella celebre Tarantella che travolge tutti col ritmo incalzante della musica".
Purtroppo sfilate e tarantelle sono rimandate al prossimo anno, ma a casa dei Montemaranesi non mancherà mai la tradizione della buona tavola contadina. Se ne avere voglia potete rivivere il folklore dilettandovi nella preparazione del cuonzolo seguendo la ricetta di Antonio Pisaniello.
Ricetta Tagliolini in brodo
Ingredienti
Per i tagliolini
- 1 uovo intero
- 120 gr di farina
Per il brodo
- 1 cipolla ramata
- 1 sedano di Gesualdo
- 4 carote del Salento
- 1 gallina allevata a terra
Procedimento
- Mettere la gallina e le verdure in un pentola con acqua fredda e portare a bollore.
- Far cuocere per un paio d'ore.
- Quando la carne sarà cotta cuocere i tagliolini all'interno del brodo per 5 minuti e servire il piatto bollente