Ricette della Vigilia di Natale: per tradizione si friggono le pettole
Una tradizione del pranzo della Vigilia, le pettole vengono mangiate come sostitutivo del pasto
Una volta si preparavano alla vigilia di Natale e in alcuni casi sostituivani il pranzo, in attesa di recarsi a casa dei nonni per la cena che iniziava intorno alle 18.00. In Irpinia d'Oriente le chiamano pettole. Semplice pasta cresciuta fritta e poi intinta nel miele, o nel mosto cotto nella versione dolce, oppure da abbinare a formaggi e insaccati per chi preferisce la versione salata.
La forma rispetto alle tipiche pettole pugliesi è leggermente più allungata, ma la ricetta è pressapoco la stessa. Tra i comuni che mantengono in vita l'usanza di friggere questa delizia il giorno della Vigilia ci sono Monteverde, Lacedonia, Aquilonia, Calitri, Vallata.
Vediamo la ricetta
INGREDIENTI
- Farina 500 gr
- Lievito di birra fresco 12 gr
- Sale grosso (mezzo cucchiaio)
- Acqua tiepida 400ml
- Olio di semi q.b. per friggere
PREPARAZIONE
- Per preparare le pettole: setacciate la farina in una ciotola, fate al centro un vulcano e scioglieteci il lievito di birra con poca acqua tiepida.
- Sciogliete nell’acqua rimanente il sale grosso e versatela a filo poco alla volta sulla farina.
- Impastate con le mani per ottenere un impasto molto morbido e colloso, se necessario aggiungete altra acqua.
- Mettete subito l' impasto in una ciotola, coperta da un panno di cotone, a lievitare in forno spento con la luce accesa per circa due ore.
- Quando l'impasto sarà raddoppiato di volume, predisponete sul fuoco una pentola capiente con abbondante olio di semi per friggere le pettole.
- Appena l'olio avrà raggiunto i 180° (potete utilizzare un termometro per misurare la giusta temperatura), con un cucchiaio prelevate poco impasto alla volta, bagnate un dito in poca acqua e fate scivolare con esso dal cucchiaio la pallina di impasto (leggermente allungata su due estremità) direttamente nell’olio.
- Le pettole devono essere belle dorate da entrambi i lati, quindi in cottura giratele con una pinza. Toglietele dall’olio e fatele scolare su carta assorbente. Abbinatele a formaggi pecorini, caciocavallo, guanciale, lardo, soppressata e un buon bicchiere di Aglianico.
Versione dolce
Per la versione dolce le pettole andranno rotolate nello zucchero, nel miele, o irrorate col mosto cotto.
Le pettole vanno mangiate al momento, calde e croccanti.