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Sapore d'Irpinia

Sapore d'Irpinia

A cura di Rosa Iandiorio

L’Irpinia è una terra di sapori autentici, custode antica di vini pregiati e specialità gastronomiche ricche di gusto. Un luogo incantevole dove sedersi in silenzio per ammirare la sua anima più vera. L'anima di una terra dove per secoli la natura ha scandito i ritmi del tempo, lasciandoci in eredità un patrimonio agroalimentare immenso. È tempo di partire buongustai per riscoprire insieme questo ‘Sapore d'Irpinia’

Sapore d'Irpinia

Ricette di Pasqua, come preparare la Pastiera

La ricotta bianca indica purezza, il grano e le uova sono simboli di vita nuova, le strisce di pasta frolla in superficie evocano la croce di Gesù

La pastiera, dolce campano per eccellenza, è tipico del periodo pasquale. La ragione affonda in una tradizione dalle origini antiche, ma anche nel simbolismo dei suoi ingredienti. La Pastiera con i suoi ingredienti indica il rinnovarsi della vita esprimendo il significato più vero della Pasqua: la rinascita.

Croccante e friabile pastafrolla ripiena di grano, ricotta e scorzette d'arancia candita sarà servita sulle tavole a partire da Domenica delle Palme fino a Pasquetta. Secondo quanto narrato in antichità, la ricotta bianca, indica purezza; il grano e le uova invece, sono simboli di vita nuova. La forma circolare ricorda l'infinito e la posizione delle strisce in superficie simboleggia la croce di Gesù. 

Vediamo la ricetta 

Ingredienti

PER IL RIPIENO

  • 600 gr di ricotta di pecora
  • 500 gr di zucchero
  • 6 uova
  • 600 gr di grano cotto
  • 4 scorza di limone non trattato
  • acqua di fiori d’arancio (1 fialetta)
  • vanillina (2 bustine)
  • 200 gr di canditi misti
  • 1 cucchiaino di cannella in polvere
  • 30 gr di burro
  • 400 ml di latte
  • 30 ml di limoncello o di Strega

PER LA PASTA FROLLA

  • 600 gr di farina
  • 4 tuorli d’uovo
  • 200 gr di burro
  • 200 gr di zucchero
  • 1 pizzico di sale

Procedimento

Iniziate con il preparare la vostra pasta frolla. In una planetaria, o a mano, unire la farina e il burro. Aggiungere lo zucchero, le uova, un pizzico di sale e lavorare l’impasto sino ad ottenere una palla liscia e omogenea. Avvolgerla nella pellicola e lasciarla riposare in frigorifero per qualche ora.

Per il ripieno si inizia con il grano, che nella ricetta originale è crudo, ma per praticità e reperibilità è meglio sostituirlo con quello cotto. Far cuocere il grano nel latte a fuoco basso, aggiungendo 30 grammi di burro, le quattro scorze di limone e un cucchiaino di zucchero. Quando il composto diventa cremoso, spegnere il fuoco e lasciar raffreddare.

Passare al setaccio la ricotta, amalgamandola con lo zucchero, e aggiungere i 6 tuorli d’uovo, uno alla volta, mescolando. Tenere le chiare da parte e montarle a neve ferma. Unire alla crema di ricotta l’acqua di fiori d’arancio, la cannella, la vanillina, il liquore e infine i canditi di zucca e di cedro fatti a cubetti piccoli. Proseguire aggiungendo tutto il grano ormai freddo.

Ricordatevi di eliminare le scorze di limone e in ultimo aggiungete gli albumi montati a neve. Mescolate fino a rendere l’impasto cremoso e omogeneo.

Riprendere la frolla dal frigo per dividerla in due parti: una più grande ed una più piccola. Stendere la parte più grande con il mattarello ad un’altezza di circa mezzo centimetro cercando di formare un disco più o meno regolare.

Imburrare una teglia da forno circolare da 28 cm e rivestirla con la pasta frolla. A questo punto versare il ripieno nella teglia e finire guarnendo la superficie con tante striscioline larghe circa 2 cm ricavate dalla parte di frolla avanzata.

Cuocere la pastiera in forno preriscaldato a 180 °C per 1 ora e 20 circa. Spolverare la superficie della pastiera con lo zucchero a velo prima di servirla. Per tradizione la pastiera si prepara il Venerdì Santo e si inizia a mangiare dal giorno seguente.

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