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Sapore d'Irpinia

Sapore d'Irpinia

A cura di Rosa Iandiorio

L’Irpinia è una terra di sapori autentici, custode antica di vini pregiati e specialità gastronomiche ricche di gusto. Un luogo incantevole dove sedersi in silenzio per ammirare la sua anima più vera. L'anima di una terra dove per secoli la natura ha scandito i ritmi del tempo, lasciandoci in eredità un patrimonio agroalimentare immenso. È tempo di partire buongustai per riscoprire insieme questo ‘Sapore d'Irpinia’

Sapore d'Irpinia

Ricette di Carnevale, Mariconda racconta il Pastiere di Bucatini in versione dolce

Il cuoco irpino: "La pasta è un simbolo della nostra terra, un tempo era uso comune utilizzarla sia per preparazionei salate che dolci"

Giovanni Mariconda conserva la memoria di quanto di meglio sia rimasto della sapienza e della saggezza contadina. 

Antiche ricette di origine rurale emblema di una filosofia che vede la massaia protagonista di un'epoca in cui bisognava conciliare l'economia del focolare domestico col gusto della buona tavola. Pietanze che attingono dall'arte del riciclo e un pizzico di fantasia. Alcune intramontabili, altre purtroppo in via d'estinzione perché troppo inconsuete e fuori dall'ordinario. La cucina cambia con il variare dei tempi e delle consuetudini e con essa anche l'uso degli ingredienti. Un dato di fatto che emerge alla vigilia del Carnevale quando riaffiorano alla mente riti e tradizioni in cui la pasta, simbolo della cultura irpina, era al centro, non solo di ricette salate, ma 'regina' di un dolce amatissimo dai bambini. 

Parliamo del pastiere di bucatini, tipico alimento del Martedì Grasso , oggi offuscato dalla più famosa pastiera di grano, o di riso.

"È una tradizione che si sta perdendo di anno in anno, ma in realtà il Pastiere di Pasta e un prodotto che può dare risultati inaspettati - esordisce Mariconda - Siamo una terra di grano e la pasta, da sempre iscritta nel Dna dell'Irpinia, veniva cucinata nella versione salata, ma anche dolce. D'altronde le ricette nascevano da quelle poche cose che si avevano in casa e tutti aveno in dispensa un po' di pasta secca. A Carnevale, ad esempio, si usava preparare la frittata di maccheroni e per accontentare il palato dei più piccoli contemporaneamente si preparava la versione dolce che più o meno annoverava gli stessi ingredienti. Uova, pasta, ricotta, zucchero e se avanzavano anche i canditi di Natale. Ne veniva fuori un dolce semplicissimo, ma molto apprezzato".

Per chi ha voglia di tenere viva la tradizione locale, di seguito la ricetta di Giovanni Mariconda. 

Ricetta e ingredienti 

  1. 500 gr bucatini Pastificio Graziano 
  2. 500 gr di rosso d’ uovo
  3. 500gr di ricotta
  4. 400gr di zucchero 
  5. 200 gr di ciliegia candita
  6. 100gr di zuccata
  7. 100gr di arance candite
  8. 2gr cannella
  9. 2gr pepe
  10. Confettini colorati

Procedimento 

  • La sera prima mettere a marinare lo zucchero con la ricotta.
  • Il giorno dopo mettere a bollire 2 litri di latte con buccia di un limone.
  • Nel frattempo passare la ricotta a setaccio e aggiungere i rossi montando leggermente.
  • Bollire il latte in una pentola e cuocere al suo interno la pasta
  • A cottura ultimata (molto al dente) scolare e fare raffreddare.
  • Amalgamare la pasta alla ricotta con le uova, poi aggiungere i canditi e infine le spezie.
  • Prendere un “ruoto” del diametro di 20 centimetri e altezza 10. Nella foto Mariconda ha utilizzato un ruoto da tortano. 

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  • Ungere il ruoto con strutto, o burro e spolverare con pan grattato e zucchero. 
  • Versare l'impasto e spolverare ancora con Pan grattato e zucchero. 
  • Infornate a 160 gradi per 40/45 minuti
  • A cottura ultimata (se piacciono aggiungere i confettini) fare riposare e poi servire. 

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