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Sapore d'Irpinia

Sapore d'Irpinia

A cura di Rosa Iandiorio

L’Irpinia è una terra di sapori autentici, custode antica di vini pregiati e specialità gastronomiche ricche di gusto. Un luogo incantevole dove sedersi in silenzio per ammirare la sua anima più vera. L'anima di una terra dove per secoli la natura ha scandito i ritmi del tempo, lasciandoci in eredità un patrimonio agroalimentare immenso. È tempo di partire buongustai per riscoprire insieme questo ‘Sapore d'Irpinia’

Sapore d'Irpinia

La ricetta del Nocillo, panacea contro tutti i mali

La tradizione vuole che questo elisir si prepari con il mallo di noce raccolto la notte di San Giovanni

Per la tradizione popolare la 'Notte di San Giovanni' è una notte magica ed esoterica. La ricorrenza segna l'inizio del nuovo ciclo della luce dopo che, nel giorno più lungo dell’anno, la natura ha raggiunto l’apice della sua rigogliosità. Da qui nasce la leggenda per cui da dal 24 giugno bisognava proteggersi e prepararsi al peggio dietro l’angolo con rimedi ed elisir che garantissero salute e prosperità in special modo per gli agricoltori. 

Essendo infatti l’estate foriera di siccità, temporali e malattie che possono rovinare i raccolti, nella notte di San Giovanni ci si ingegnava per proteggersi. Nascono così i riti legati alla notte cosiddetta della streghe come quello dell'acqua di San Giovanni o il più famoso rito della raccolta del mallo delle noci da cui si ricaverà il famoso Nocino. 

Usi e abitudini 

La tradizione vuole che le noci vengano raccolte la notte di San Giovanni, da donne coi piedi scalzi.

Le noci ancora acerbe, tagliate, vengono messe a macerare nell’alcool fino alla notte dei morti il 31 ottobre, notte dedicata alla dea romana Pomona dea dei frutti e dei semi. Il nocino diventa così ricco di simbolismo come nessun’altra bevanda.

Si possono aggiungere anche le spezie o odori come buccia di limone, chicchi di caffè, chiodi di garofano e zucchero.

Ma vediamo come ancora oggi nelle case irpine e sannite preparano il Nocillo

Occorrono 21 noci verdi tagliate in 4 spicchi, una stecca di cannella, 21 chiodi di garofano, 21 chicchi di caffè, la parte gialla della scorza di 3 limoni, 1 litro di alcool a 95 gradi, 300 grammi di zucchero, una grattugiata abbondante di noce moscata e 300 ml di acqua.

Come si prepara

In un vaso di vetro mettere le noci assieme all’alcool e lasciate macerare sino al giorno seguente quando si aggiungono la cannella, i chiodi di garofano, la parte gialla della scorza dei limoni, la noce moscata. Si lascia macerare almeno fino ad agosto avendo cura di agitare il tutto almeno un paio di volte al giorno. Trascorso questo periodo si filtra e si aggiunge lo zucchero disciolto a bagnomaria a fuoco lento. Si lascia raffreddare e si imbottiglia. Il liquore si consuma lentamente, un bicchierino alla volta, durante tutto l’arco dell’anno e diviene un eccellente digestivo. Mai superare i 2 bicchierini al giorno come per tutti i preparati alcoolici. Bevuto in compagnia rinsalda amori e amicizie.

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