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Sapore d'Irpinia

Sapore d'Irpinia

A cura di Rosa Iandiorio

L’Irpinia è una terra di sapori autentici, custode antica di vini pregiati e specialità gastronomiche ricche di gusto. Un luogo incantevole dove sedersi in silenzio per ammirare la sua anima più vera. L'anima di una terra dove per secoli la natura ha scandito i ritmi del tempo, lasciandoci in eredità un patrimonio agroalimentare immenso. È tempo di partire buongustai per riscoprire insieme questo ‘Sapore d'Irpinia’

Sapore d'Irpinia

Ecco i Quattro Ristoranti scelti da Borghese: curiosità e anticipazioni

Montella, Nusco, Castelfranci e Paternopoli le tappe gastronomiche del conduttore Sky

Alla scoperta delle eccellenze enogastronomiche irpine in compagnia di Alessandro Borghese.

Lo chef da ieri mattina è nella provincia avellinese per girare un nuovo episodio di Quattro Ristoranti. La scelta degli sfidanti in gara è caduta su quattro realtà consolidate sul panorama gastronomico locale: Cacciafumo a Montella, Anima a Nusco, Palazzo Vittoli a Castelfranci e Pater Familias a Paternopoli.

I nomi delle attività in sfida dovevano restare segreti,  ma nel mondo della digitalizzazione per la redazione di Sky è stato impossibile mantenere il riserbo. Le foto e le notizie sono iniziate subito a circolare. Lo stesso Borghese non ha potuto fare a meno di raccontare sui profili social la sua venuta in Irpinia, purtroppo bagnata dalla pioggia. 

Borghese a Montella-2

La sfida

Cacciafumo, Anima, Palazzo Vittoli e Pater Familias sono in sfida per stabilire chi tra di loro è il migliore ristorante d’Irpinia. Ogni ristoratore invita a cena gli altri tre colleghi che, accompagnati da chef Borghese, commentano e votano con un punteggio da 0 a 10 per location, menu, servizio e conto.

In palio, per il vincitore, il titolo di miglior ristorante e un contributo economico da investire nella propria attività. Solo alla fine sarà svelato il giudizio di chef Borghese che, con i suoi voti, può confermare o ribaltare l’intera classifica che incoronerà il migliore ristorante della puntata. Alessandro, inoltre, ha a disposizione un bonus che gli permette di giudicare un elemento in più: il piatto special evocativo della cultura gastronomica del posto. In questo caso la ricetta scelta è la maccaronara, tipica pasta fatta a mano che prende il nome dallo strumento utilizzato per darle forma con il quale, contemporaneamente, si spiana e si taglia.

Curiosità 

Alessandro Borghese insieme alla sua troupe sta soggiornando all'Hotel Colucci, a Nusco. Proprio presso la struttura ricettiva sono partiti i primi video postati dallo show-man.

Poi tappa a Montella per giudicare la cucina di Cacciafumo, il ristorante di Jenny Auriemma. In cucina  i due figli Umberto e Filippo Pisaniello.

La puntata dovrebbe andare in onda in autunno.

I Quattro Ristoranti in gara

Cacciafumo 

A Montella Cacciafumo gode di un meraviglioso spazio circondato dal verde, all'ombra del Convento di San Francesco a Folloni.

Il ristorante di Jenny Auriemma e Antonio Pisaniello rappresenta l'ultima tappa di un cammino iniziato molti anni fa e che ora, si delinea in una forma sempre più franca che Antonio ama definire New Old, il nuovo vecchio. Una ristorazione consapevole, sostenibile e ancestrale con metodi di cottura accurati ed ingredienti di prossimità nel rispetto della biodiversità e del territorio. La forza risiede nella potenza di rendere attuali tradizioni, usi e costumi senza mai farli apparire retró, ma semmai affascinanti e quanto mai intriganti, nella costante consapevolezza che il ritorno alle origini è la più grande trasgressione del nuovo decennio. 

Pater Familias 

Odori, sapori, sensazioni ed emozioni che Francesco Anziano ha deciso di rivivere tra le antiche stanze della dimora nobiliare di famiglia, nel centro storico di Paternopoli. È qui che dopo un lungo lavoro di restauro Francesco ha coronato il suo sogno: aprire il Ristorante Pater Familias. 

Il Palazzo si inserisce nel contesto tipico delle dimore gentilizie del XIX secolo, è una struttura molto suggestiva, imponente nella sua bellezza che il ristoratore ha voluto riportare agli antichi splendori in seguito al lungo declino in cui era stato abbandonato all'indomani del terremoto dell'80. Tra i legnami autentici, gli orci in pietra, i quadri e i mobili dell'800 Anziano ha scelto di evocare la storia per conservare vivido il ricordo e le gesta di un suo antenato, lo zio Vincenzo Famiglietti, il Pater Familias che nel 1836 eresse questa splendida dimora. In cucina troviamo chef Antonio Natale, che di Pisaniello fu sous chef ai tempi della stellata Locanda di Bu.

Anima

Anima è una storia di incontri, radici e unioni. Un luogo caldo la cui origine si fonda sul misterioso intreccio di scelte, casualità e destino. Un concept che ha saputo esprimersi in un crescendo di consensi e apprezzamenti, prima con lo chef Arcangelo Gargano e poi con Michele Greco che dall'anno scorso è subentrato alla vecchia proprietà costituita da Angela e Maria Lucia. Michele, 26 anni di Torella dei Lombardi, è approdato nella cucina di Nusco con tanta umiltà, ma segnando un cambio di passo evidente. 

Michele ha uno stile contemporaneo, ha padronanza dell'ingrediente e della tecnica, ma la sua guida costante è la vecchia e cara cucina della nonna. Nascono piatti semplici, ma mai banali, ricette dalla trama bucolica che divertono il palato e ammaliano la vista.

Palazzo Vittoli

Palazzo Vittoli” è un fabbricato gentilizio edificato nel 1818 (data riportata anche nello stemma del portale di ingresso), ubicato nel pieno centro storico di Castelfranci (a meno di 30 km da Avellino), a ridosso della Chiesa madre di Santa Maria del Soccorso (costruita nel 1784 sulle rovine di una cappella risalente al XIV secolo), ed appartenuto ad un’antica famiglia di medici, notai ed avvocati.

I meravigliosi colori delle vigne irpine accompagneranno il percorso che conduce a Palazzo Vittoli.

Sale raccolte ed eleganti costituiranno lo sfondo dei momenti piu’ belli, all’insegna di una cucina d’autore.

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