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Giovedì, 25 Aprile 2024
Sapore d'Irpinia

Sapore d'Irpinia

A cura di Rosa Iandiorio

L’Irpinia è una terra di sapori autentici, custode antica di vini pregiati e specialità gastronomiche ricche di gusto. Un luogo incantevole dove sedersi in silenzio per ammirare la sua anima più vera. L'anima di una terra dove per secoli la natura ha scandito i ritmi del tempo, lasciandoci in eredità un patrimonio agroalimentare immenso. È tempo di partire buongustai per riscoprire insieme questo ‘Sapore d'Irpinia’

Sapore d'Irpinia

Quasi ottobre, a Melito Irpino nasce la cantina della famiglia Di Pietro

Dopo anni di sperimentazione i ristoratori irpini lanciano sul mercato la loro prima etichetta

Un gioco, una sfida, un sogno che diventa realtà. La famiglia Di Pietro, rinomata in tutta la Campania per l'arte culinaria dell'antica Trattoria di Pietro ufficializza la nascita del suo ultimo progetto. 

Si chiama Quasi Ottobre la prima etichetta della Cantina Di Pietro, un rosso Igt che fino ad ora è stato possibile degustare solo presso il famoso ristorante di cucina irpina, ma che presto sarà lanciato sul mercato vitivinicolo. 

Nel nome di questo nettare una storia di visonaria passione per le radici e per un mondo affascinante come quello del vino che da ormai decenni Don Enzo Di Pietro sa comunicare con rara suggestione agli ospiti della sua tavola. Quasi Ottobre inizia a solleticare le corde del cuore e dell'immaginazione circa 7 anni fa, a fine settembre, da una vinificazione speciale che fu rivelatrice e l'inizio lieto di una storia tutta da scrivere. 

Di Pietro-3

"Da quella vinificazione fatta un pò per caso, un pò per gioco, sono passati sette anni - racconta la famiglia Di Pietro - Anni di prove e sperimentazione in cui abbiamo scoperto il muoversi del vigneto e come rispettarlo, abbiamo conosciuto la vinificazione rimanendone affascinati. Abbiamo accarezzato grappoli, distribuito rame, fornito zolfo, misurato e calcolato gradi, strizzato vinacce. Abbiamo litigato con solforose, discusso con volatili, salutato malici. Abbiamo riempito e svuotato, tappato e stappato, abbiamo riso, lavorato, sbagliato, bevuto, imparato, ci siamo divertiti, ci siamo sporcati. Siamo stati soddisfatti, preoccupati ed ansiosi. Dopo sette anni di prove eravamo giunti ad un bivio, smettere di giocare o giocare seriamente... Ed eccoci qua, consapevoli di quanto c'è da costruire, di dover continuare ad imparare e non smettere di migliorare, abbiamo scelto di giocare seriamente".

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