Presentato il progetto Olivehealth: un'iniziativa di innovazione, promozione e salute
A presentare il progetto Roberto Mazzei, coordinatore di Aprol
Ieri mattina, alla presenza della DG della Regione Campania Mariella Passari, del referente per la Misura16, del Direttore di Coldiretti Campania Salvatore Loffreda e del Coordinatore di progetto Umberto Comentale nell'ambito del convegno organizzato da - Boxnarrante "Il racconto delle diversità diversità dell'extravergine", Roberto Mazzei coordinatore di Aprol Campania, ha presentato il progetto Olivehealth sottolineando l'importanza di far percepire ai produttori la necessità di valorizzare e preservare gli aspetti nutraceutici dell'olio Extravergine d'oliva.
Obiettivo principale dell'iniziativa è quello di identificare le componenti salutistiche (es polifenoli) in prodotti della filiera olivicola (quali foglie, drupe e olio) correlandole alla geo-localizzazione di ciascun appezzamento.
Le attività previste riguardano la mappatura degli uliveti delle 5 province campane e l’analisi della componente nutraceutica su campioni quali foglie, drupe e olio. Sulla base di queste informazioni verranno prodotti dataset delle variabili rappresentative delle principali caratteristiche fenotipiche, biochimiche e genetiche associate all’ulivo dalle quali nascerà un database messo a disposizione ai produttori olivicoli campani.
Attraverso il progetto olivehealth, si otterrà così una valorizzazione della filiera attraverso la creazione di un database user-friendly che raccolga tutte le informazioni inerenti alla localizzazione geografica, al tipo di cultivar e di allevamento e al contenuto nutraceutico.
Questo porterà ad un miglioramento della competitività dei produttori olivicoli campani mediante il riconoscimento, anche in etichetta, del contenuto salutistico.
Il settore olivicolo campano produce oggi un olio classificato in base al contenuto degli acidi grassi,tali oli non presentano nessuna classificazione da un punto di vista nutraceutico. La valutazione delle componenti salutistiche consentirà, quindi, di affiancare alla classificazione ordinaria anche un’indicazione del quantitativo di molecole bioattive e quindi del valore nutrizionale. Addirittura in alcuni casi, laddove il contenuto polifenolico fosse superiore ai 700 ppm, l’olio potrebbe assumere una funzione salutistica.