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Sapore d'Irpinia

Sapore d'Irpinia

A cura di Rosa Iandiorio

L’Irpinia è una terra di sapori autentici, custode antica di vini pregiati e specialità gastronomiche ricche di gusto. Un luogo incantevole dove sedersi in silenzio per ammirare la sua anima più vera. L'anima di una terra dove per secoli la natura ha scandito i ritmi del tempo, lasciandoci in eredità un patrimonio agroalimentare immenso. È tempo di partire buongustai per riscoprire insieme questo ‘Sapore d'Irpinia’

Sapore d'Irpinia

Premio 'L'agricoltura è giovane', menzione speciale per Nadia Savino

Tutte le produzioni dell'imprenditrice di Gesualdo sono tracciate in blockchain, per garantire la massima trasparenza in favore del consumatore attraverso la scannerizzazioni dei QR code

Erano venti di tutta Italia gli imprenditori agricoli under 40 anni finalisti alla seconda edizione del premio “L’Agricoltura è giovane”, organizzato da Edagricole e Nomisma in collaborazione con la multinazionale Bayer. Sono stati scelti dalla rivista settimanale specializzata Terra e Vita di Edagricole, su 2.000 candidati di realtà piccole e grandi, in base alle interviste effettuate nelle rispettive aziende durante i mesi passati. Per partecipare dovevano avere come filosofia di lavoro “La sostenibilità passa dall’innovazione”, con particolare cura dedicata alle corrette pratiche agronomiche capaci di mitigare i cambiamenti climatici e nell’ottica di favorire l’assorbimento di carbonio da parte dei suoli agricoli.

Nadia Savino di Gesualdo con il suo progetto BioLu è arrivata in finale ottenendo la menzione speciale da parte di Edagricole. "L’imprenditrice agricola come lei - si legge - interconnessa e aperta all’innovazione è una figura indispensabile nel nuovo scenario agricolo. Edagricole è lieta di attribuirle una menzione speciale per il suo impegno nel miglioramento delle filiere agroalimentari coniugando produttività e tutela delle risorse naturali".

Chi è Nadia Savino 

Nadia Savino, imprenditrice agricola di Gesualdo, ha 39 anni e dirige l’azienda Agricola BioLu di 27 ettari a Calvi (Bn) in Campania. Caratterizzata da una vocazione cerealicola ma con piccole produzioni di orticole di varietà autoctone recuperate e salvate dall’estinzione, erbe officinali, uliveti monocultivar Ravece. L’azienda e le produzioni sono certificate bio. Filiera a ciclo chiuso: trasformazione delle produzioni e vendita diretta del prodotto finito.

Sostenibilità ambientale e forte sviluppo tecnologico sono tra i punti di forza dell’azienda. La forte inclinazione per la ricerca e sviluppo la spinge a collaborare con l’Università di Pisa, Università Federico II di Napoli, Università di Salerno, Crea di Pontecagnano, Cnr di Salerno, Banca del Germoplasma di Acerra. Da alcune di queste collaborazioni è scaturito l’impegno per la valorizzazione nutraceutica di alcune produzioni aziendali attraverso l’inserimento del claim nutrizionale in etichetta “a basso indice glicemico”.

Tra le innovazioni tecnologiche e digitali adottate: l’installazione di due stazioni meteorologiche collegate in IoT a sonde XSense e telecamere dislocate nelle varie particelle. Tutti i dati raccolti vengono inviati al cloud che trasmette in tempo reale le informazioni climatiche e visive per prevenire, anche in base alle serie storiche, i possibili attacchi fitopatogeni. In questo modo è arrivata a risparmiare fino all’80 degli interventi. Tutte le produzioni sono tracciate in blockchain, per garantire la massima trasparenza in favore del consumatore attraverso la scannerizzazioni dei QR code.

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