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Sapore d'Irpinia

Sapore d'Irpinia

A cura di Rosa Iandiorio

L’Irpinia è una terra di sapori autentici, custode antica di vini pregiati e specialità gastronomiche ricche di gusto. Un luogo incantevole dove sedersi in silenzio per ammirare la sua anima più vera. L'anima di una terra dove per secoli la natura ha scandito i ritmi del tempo, lasciandoci in eredità un patrimonio agroalimentare immenso. È tempo di partire buongustai per riscoprire insieme questo ‘Sapore d'Irpinia’

Sapore d'Irpinia Atripalda

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La coltivazione delle uve e la produzione del vino pompeiano fanno parte di un progetto scientifico mediante una convenzione con l'Azienda Vinicola Mastroberardino

Dopo l'emozione della prima vendemmia a Pollica che darà vita al Serra di Mulino a Vento, Mastroberardino ha dato corso alla XXII Edizione della Vendemmia agli Scavi di Pompei per il millesimo 2021 del Villa dei Misteri. 

Il Direttore del Parco archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel, e il prof. Piero Mastroberardino hanno accolto la stampa per un saluto e per celebrare la giornata della vendemmia che rinnova questa consolidata collaborazione, volta alla valorizzazione del territorio archeologico e delle sue peculiarità.

L’idea progettuale, nata nel 1994, dapprima riguardava un’area limitata degli scavi, per poi ampliarsi e giungere oggi a interessare 15 aree a vigneto ubicate tutte nelle Regiones I e II dell’antica Pompei (tra cui Foro Boario, casa del Triclinio estivo, Domus della Nave Europa, Caupona del Gladiatore, Caupona di Eusino, l’Orto dei Fuggiaschi, ecc.) per un’estensione totale di circa un ettaro e mezzo e per una resa potenziale di circa 40 quintali per ettaro. 

Il progetto 

Il vino Villa dei Misteri rappresenta un modo unico per raccontare e far conoscere Pompei con la sua cultura e la sua tradizione antica e quale luogo di valorizzazione e, al tempo stesso, di difesa del territorio, del paesaggio e dell’ambiente.

Per l'occasione, si è tenuta una degustazione, in anteprima e non ancora rilasciata sul mercato, la vendemmia 2013 del Villa dei Misteri. 

Il vino 

Un vino frutto dell’uvaggio storico di Piedirosso e Sciascinoso cui si è aggiunto, a partire dal millesimo 2011, l'importante contributo dell'Aglianico, vitigno simbolo della ampelografia della Campania, testimone millenario della viticoltura di origine ellenica e tra le varietà più adatte alla produzione di grandi rossi da lungo invecchiamento.

Risale al 2007 l’ampliamento del progetto di ricerca sulla Vitis vinifera a Pompei, con l'individuazione di ulteriori aree da ripristinare a vigneto, aree destinate prevalentemente all'Aglianico.

La forma di allevamento selezionata a tale scopo è stata l’alberello, che meglio si adatta, nel microclima di Pompei, al vitigno Aglianico, in un connubio perfetto tra le sue origini greche (“Vitis Hellenica”) e la tipica potatura corta ellenica.

Il millesimo 2013

Il millesimo 2013 del Villa dei Misteri presenta livelli qualitativi elevati ad ulteriore sviluppo di quanto già osservato nelle due precedenti vendemmie che hanno visto il contributo dell'Aglianico, anche in virtù del maggior equilibrio vegetativo raggiunto dalla vigna.

Buona concentrazione, intensità aromatica, vellutato patrimonio di tannini, densità e particolare eleganza. 

Dal colore rosso rubino, offre un profilo olfattivo ricco e complesso con note che ricordano la prugna, la marasca, la mora, il tabacco, la liquirizia, la vaniglia, le erbe officinali, il pepe e i chiodi di garofano.  

Al palato mostra buona densità e persistenza con sensazioni sapide, acide e morbide molto decise. Tutti gli aspetti sensoriali sono ben equilibrati tra loro e di particolare finezza.

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