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Sabato, 20 Aprile 2024
Sapore d'Irpinia

Sapore d'Irpinia

A cura di Rosa Iandiorio

L’Irpinia è una terra di sapori autentici, custode antica di vini pregiati e specialità gastronomiche ricche di gusto. Un luogo incantevole dove sedersi in silenzio per ammirare la sua anima più vera. L'anima di una terra dove per secoli la natura ha scandito i ritmi del tempo, lasciandoci in eredità un patrimonio agroalimentare immenso. È tempo di partire buongustai per riscoprire insieme questo ‘Sapore d'Irpinia’

Sapore d'Irpinia San Potito Ultra

La regina della Pasqua, Fiore De Vito e l'arte della Soppressata

Presso la Macelleria Braceria Bradevi, a San Potito Ultra, sentori e sapori di un tempo grazie alla piccola produzione artigianale realizzata dal macellaio irpino

Mani esperte, sensibili, attente a ripetere antichi gesti impressi nella memoria. Gesti operosi simbolo di un' infanzia felice e mai perduta, gesti artigiani che nessuna macchina potrà mai sostituire. 

Sono le mani dei nonni che grazie alla forza dei ricordi e alla potenza delle radici riaffiorano nella mente e nel cuore di Fiore De Vito. È in questo contesto che va letta la storia del macellaio amico, il volto rassicurante che con Fior di Bontà prima e, BradeVi poi, ha saputo entrare nelle case degli avellinesi con i suoi consigli carichi di saperi, sapori e salumi. 

Fiore De Vito guida due fiorenti macellerie, la sede storica a via Bellabona e la recente apertura lungo l'Ofantina, a pochi metri dal suo quartier generale. È infatti nella sua piccola azienda agricola, situata a San Potito Ultra che il pizzicagnolo realizza autentiche prelibatezze dell'arte norcina. Abile e preciso, De Vito, insieme a sua moglie Antonella, lavora manualmente carni provenienti esclusivamente da maiali autoctoni di Casalbore, cresciuti con mangimi naturali e non allevati in maniera intensiva. Una passione ereditata dal nonno che, come spesso accadeva in Irpinia, allevava il maiale per poi ricavarne insaccati dalla qualità e dal gusto sorprendenti da consumare durante l'inverno. 

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Quelle stesse ricette, Fiore le porta avanti con grande dedizione per infondere i profumi e i sentori di un tempo. Nasce per questo BradeVi: la Macelleria, Braceria, crocevia gastronomico di passato, presente e futuro. Una moderna oasi del buon gusto dove assaporare la carne nelle sue infinite sfumature, ma soprattutto dare voce alle produzioni di Fiore e Antonella attraverso il rapporto diretto col cliente. 

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"BradeVi - mi racconta Fiore - con la sua formula macelleria, gastronomia, braceria, vuole proseguire nel solco di una storia antica fatta di relazioni umane, ritualità, tradizioni tramandate da generazioni che voglio valorizzare attraverso degustazioni direttamente dal produttore al consumatore. Sicuramente diamo ampio spazio alla ristorazione e alla braceria, ma la mia grande passione sono gli insaccati: uno su tutti la soppressata". 

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Nella tradizione alimentare dell'Irpinia la soppressata è uno status symbol e Fiore De Vito ne ha fatto il suo cavallo di battaglia. La recente apertura di BradeVi è stata l'occasione per rilanciare questa leccornia con una nuova veste, un packaging che la potesse esaltare per entrare nelle famiglie campane nel suo massimo splendore. 

La sostanza ovviamente non cambia: "La nostra è una produzione a Km0 - dice Fiore - Seguo la ricetta di mio nonno e ho particolare attenzione per la selezione delle carni e per l'affinamento. La soppressata è davvero la regina degli insaccati irpini. Credo sia un prodotto che ogni artigiano si deve impegnare a diffondere sostenendone i capisaldi che l'hanno resa celebre: artigianalità e lavorazione manuale. Un luogo come BradeVi può essere un punto di riferimento per conoscere e assaggiare la vera soppressata avellinese da parte dei tanti avventori che la domenica si spostano verso l'Alta Irpinia. Presso il nostro punto vendita potranno scegliere se degustare direttamente in loco o portare via la regina per un conviviale picnic in montagna". 

Priva di conservanti e condita solo con aromi naturali, la soppressata di Fiore ha un gusto verace. Una volta macellato, il maiale viene frollato, tritato e condito con sale e aromi, per poi essere insaccato in budello naturale. Dall'affumicatira alla stagionatura ogni passaggio è attenzionato con cura al fine di garantire le corrette proprietà organolettiche del prodotto. Il risultato è un salume verace e caratteristico, di prorompente aromaticità proprio come piace a noi irpini. 

"Mi attengo al disciplinare di famiglia - conclude Fiore De Vito - la Pasqua sarà il momento ideale per riportare indietro le lancette e brindare alle nostre tradizioni in compagnia della regina soppressata e un buon calice di Aglianico". 

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