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Sapore d'Irpinia

Sapore d'Irpinia

A cura di Rosa Iandiorio

L’Irpinia è una terra di sapori autentici, custode antica di vini pregiati e specialità gastronomiche ricche di gusto. Un luogo incantevole dove sedersi in silenzio per ammirare la sua anima più vera. L'anima di una terra dove per secoli la natura ha scandito i ritmi del tempo, lasciandoci in eredità un patrimonio agroalimentare immenso. È tempo di partire buongustai per riscoprire insieme questo ‘Sapore d'Irpinia’

Sapore d'Irpinia

Perché lo struffolo deve essere piccolo piccolo: l'origine di un dolce cult delle feste

Buoni e golosi alcuni credono che si chiamino così perché strofinano il palato, ma in realtà il loro nome ha origine greca

Piccoli e sfiziosi gli struffoli abbondano sulle tavole delle feste. Da Natale alla Befana, impossibile non trovarli in case, ristoranti, panifici, e pasticcerie. Ognuno ha la propria ricetta, c'è chi li preferisce ricoperti da una montagna di diavolilli e chi opta solo per la 'cucuzzata', ma la regola insindacabile è che siano addolciti da una cascata di miele.

La loro storia affonda radici in un passato assai remoto. C'è chi crede che gli struffoli siano stati inventati dai napoletani, in realtà pare che nel Golfo di Napoli ce li abbiano portati i Greci, al tempo di Partenope. E dal greco deriverebbe il  nome  “struffolo”: precisamente dalla parola  “strongoulos”, arrotondato e  “pristòs” che significa tagliato.  Quindi uno “strongoulos pristòs", ovvero la pallina arrotondata e tagliata.

Qualcun altro, invece, si è inventato che struffolo derivi da strofinare: il gesto che compie chi lavora la pasta, per arrotolarla  a cilindro prima di tagliarla in palline. Oppure uso comune ritiene erroneamente che lo struffolo si chiami così perché “strofina” il palato: nel senso che lo solletica, per la sua bontà. E chi pensa addirittura, che la radice di struffoli sia da collegare allo strutto (il tipo di grasso con cui anticamente venivano fatti e in cui venivano fritti).

Tradizione vuole che gli struffoli siano piccoli, c'è infatti una leggenda che ruota intorno alla loro dimensione. Piú piccoli sono e piú aumenta la superficie di pasta che entra in contatto  col miele, e il sapore ne guadagna. Il rapporto pasta/miele è direttamente proporzionale al miglioramento dei rapporti familiari, almeno durante le festività natalizie. In tempi in cui l'abbondanza era un miraggio, se non nelle feste, gli struffoli erano una dolce consolazione che durava per tutte le feste in quanto non fanno male, non vanno a male e si conservano a lungo.

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