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Sapore d'Irpinia

Sapore d'Irpinia

A cura di Rosa Iandiorio

L’Irpinia è una terra di sapori autentici, custode antica di vini pregiati e specialità gastronomiche ricche di gusto. Un luogo incantevole dove sedersi in silenzio per ammirare la sua anima più vera. L'anima di una terra dove per secoli la natura ha scandito i ritmi del tempo, lasciandoci in eredità un patrimonio agroalimentare immenso. È tempo di partire buongustai per riscoprire insieme questo ‘Sapore d'Irpinia’

Sapore d'Irpinia

Rivoluzione Irpinia, nasce la Riserva per il Greco di Tufo e il Fiano di Avellino

Ok del ministero delle Politiche agricole alle modifiche al disciplinare: anche per Fiano di Avellino e Greco di Tufo arriva il marchio "Riserva"

Un prestigioso riconoscimento per i mondo enologico irpino. A distanza di tre anni, è arrivato l’ok del ministero delle Politiche agricole alle modifiche del discplinare dei bianchi d'Irpinia. D’ora in poi, dopo un tempo di affinamento non superiore ai 12 mesi, avremo il Fiano di Avellino Riserva, il Greco di Tufo Riserva e lo spumante Greco di Tufo Riserva.

Grande soddisfazione dal Consorzio di Tutela dei Vini Irpini. Il presidente Stefano Di Marzo commenta così:

Nella Gazzetta Ufficiale del 26 ottobre 2020 sono stati pubblicati i decreti del 13 ottobre 2020 con cui il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha approvato le modifiche ordinarie ai disciplinari di produzione dei vini a DOCG “Taurasi”, “Greco di Tufo” e “Fiano di Avellino”. Tra le modifiche vi sono quelle che introducono per i due bianchi di pregio irpini la categoria “Riserva” ed anche la riserva per lo “spumante di Greco di tufo”, menzione questa notoriamente già detenuta dal rosso “Taurasi”.

Le modifiche si applicano alle giacenze di prodotti provenienti dalle vendemmie 2019 e precedenti, nonché a quelle successive a partire dal 1° novembre di ogni anno, per un tempo di affinamento non inferiore ai dodici mesi, e aventi i requisiti stabiliti dal disciplinare allegato al provvedimento legislativo.

Per lo Spumante di Greco di Tufo DOCG Riserva, il prodotto deve essere ottenuto ricorrendo esclusivamente alla pratica della rifermentazione in bottiglia secondo il metodo classico.

 La domanda di modifica dei disciplinari fu presentata tre anni or sono per il tramite della Regione Campania su istanza del Consorzio di Tutela dei Vini d’Irpinia, in conformità con la procedura prevista dal decreto ministeriale 7 novembre 2012.

Le modifiche di competenza nazionale sono state in questa tornata approvate, mentre quelle di rilievo comunitario proseguiranno l’iter secondo prassi.

Membri del Consiglio di Amministrazione e soci del Consorzio si sono impegnati, anche con la collaborazione della Regione Campania, affinché si conseguisse questo importante risultato, che premia in particolare la straordinaria longevità dei nostri due bianchi, al fine di rafforzare la percezione dei valori della filiera vitivinicola irpina.

Il Consorzio auspica che questo primo obiettivo, in uno con gli sforzi che gli operatori irpini compiono quotidianamente a sostegno e nel nome del prestigio delle nostre produzioni, contribuisca ad accrescere la reputazione e il valore dei vini d’Irpinia, soprattutto in un momento così delicato e incerto.

Ogni sforzo compiuto in questi anni, d’altronde, è stato convergente verso il primario obiettivo di favorire lo sviluppo di un’agricoltura attenta alla qualità e autenticità delle produzioni e alla salvaguardia dell’ambiente e del territorio, nel nome di un’Irpinia sana e vera.In tale direzione proseguirà anche in futuro l’azione strategica del nostro sodalizio.

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