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Sapore d'Irpinia

Sapore d'Irpinia

A cura di Rosa Iandiorio

L’Irpinia è una terra di sapori autentici, custode antica di vini pregiati e specialità gastronomiche ricche di gusto. Un luogo incantevole dove sedersi in silenzio per ammirare la sua anima più vera. L'anima di una terra dove per secoli la natura ha scandito i ritmi del tempo, lasciandoci in eredità un patrimonio agroalimentare immenso. È tempo di partire buongustai per riscoprire insieme questo ‘Sapore d'Irpinia’

Sapore d'Irpinia

GREASE, a Napoli la degustazione del Greco di Tufo sperimentale

Il progetto vede come sito di sperimentazione un impianto di Greco di Tufo nell’area geografica di Cutizzi (AV) e ambisce ad individuare dei modelli di gestione sostenibile dei vitigni

In occasione della XVI edizione di VitignoItalia, Salone dei Vini e dei Territori Vitivinicoli Italiani, è stato presentato a stampa internazionale, sommelier, ristoratori e winelovers il Progetto PSR – GREASE. 

Il progetto GREASE, finanziato dalla Regione Campania nell’ambito della misura 16.1.2. del PSR 2014-2020, è nato dalla partnership tra l’Università degli Studi di Napoli Federico II, ente capofila, con i Dipartimenti di Agraria, Farmacia, Biologia; l’Università della Campania Luigi Vanvitelli, con il DISTABIF; il Consiglio Nazionale delle Ricerche, con l’ISAFOM e l’Azienda agricola Feudi di San Gregorio.

L'iniziativa vede come sito di sperimentazione un impianto di Greco (varietà autoctona campana) nell’area geografica di Santa Paolina loc.Cutizzi (AV) e ambisce ad individuare, in un contesto di cambiamento climatico, dei modelli di gestione sostenibile del vigneto che facilitino il raggiungimento di un equilibrio vegeto-produttivo tale da garantire l’aumento della redditività aziendale e della sostenibilità ambientale assicurando l’espressione dei caratteri di tipicità varietale che rendono i vini fortemente identitari e legati ai territori. L’approccio di ricerca utilizzato è multidisciplinare e le tecniche applicate vanno dalla scala microscopica a quella territoriale. L’innovazione è proprio far dialogare questi diversi livelli: si parte dai meccanismi di funzionamento morfo-fisiologico del sistema pianta/suolo/atmosfera per ottenere solide conoscenze sui cui basare l’interpretazione di segnali che possono essere catturati con le tecniche di proximal e remote sensing e che sono alla base dello sviluppo di strategie di gestione tipiche dell’agricoltura di precisione.

La presentazione del Progetto GREASE è stata a cura di Veronica De Micco (Università Federico II di Napoli), responsabile tecnico scientifico del progetto e ha visto la partecipazione di Antonello Bonfante (Consiglio Nazionale delle Ricerche), Giovanna Battipaglia (Università della Campania L. Vanvitelli), Pierpaolo Sirch (Feudi di San Gregorio). A introdurre i lavori Luciano D’Aponte e Nicola Fontana della Regione Campania.

Il pubblico in sala ha inoltre potuto degustare i vini sperimentali ottenuti dall’attività di ricerca, guidata dall’enologo Arturo Erbaggio e dalla Federazione Italiana Sommelier, Albergatori e Ristoratori.

Modelli sostenibili di coltivazione del vitigno Greco: efficienza d'uso delle risorse ed applicazione di indicatori della 'Footprint family’

Il progetto si inserisce nelle ricerche sulla gestione sostenibile dell’agrosistema vite nel contesto dei cambiamenti climatici, con riferimento a salvaguardia delle risorse naturali e corretta gestione dei fattori colturali. Uno dei problemi riscontrati in alcuni areali, in particolare quello del Greco di Tufo, è la bassa redditività che innesca fenomeni di riconversione colturale e accorpamento delle aziende di piccole/medie dimensioni ad aziende leader con perdita dell’identità storico-culturale. Emerge la necessità di incrementare le produzioni, mantenendo elevata la qualità di uve e vini.

Obiettivo generale è individuare un modello varietale di gestione della chioma e del suolo per l’espressione delle potenzialità del Greco, che persegua il raggiungimento di un buon equilibrio vegeto-produttivo, l’aumento della redditività aziendale e della sostenibilità ambientale (secondo l’approccio Footprint Family).

L' approccio multidisciplinare è basato su tre attività (A):A1. Verifica dell’effetto della conversione del metodo di potatura sulla capacità d’uso delle risorse (analisi retrospettive)A2. Analisi dell’effetto della forma di allevamentoA3. Analisi dell’effetto della gestione del suolo. 

L'area di studio è a Santa Paolina (AV) loc. Cutizzi

Lo studio è realizzato su un impianto di uva Greco, riconvertito 7 anni fa dal metodo di potatura tradizionale al metodo Simonit & Sirch (Simonit 2014 Manuale di potatura della vite Ed IA; Sun et al 2008 Am J Bot 95:1498-1505). Le indagini hanno valutato l'architettura idraulica delle piante con tecniche retrospettive di dendro-anatomia e isotopi stabili per valutare la variazione d’efficienza d’uso delle risorse dopo la conversione. Nell'ambito di tre diverse gestioni del suolo: seminato, naturale e lavorato. Il sito è monitorato attraverso una stazione meteo Davis e sei punti di misura del contenuto idrico del suolo a tre diverse profondità

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