Forfresh, a Roccabascerana il formaggio fresco che fa bene alla salute
Sono stati presentati i risultati del progetto realizzato dall'azienda Savoia in collaborazione con l'Università Federico II di Napoli
Si chiama Forfresh l'ultimo formaggio prodotto a Roccabascerana da Mara e Francesco Savoia.
I due imprenditori specializzati nel settore caseario sono da anni impegnati nella sperimentazione di tecniche innovative per arricchire e migliorare la genuinità dei loro prodotti.
Grazie ai fondi promossi dal Gal Partenio per il PSR Campania 2014/2020 i fratelli Savoia sono riusciti a sviluppare un formaggio dall'ottimo profilo organolettico e cento per cento sostenibile i cui risultati sono stati presentati a Roccabascerana da tutti gli attori protagonisti e partner di questo ambizioso progetto.
Una giornata divulgativa che ha visto la partecipazione, oltreché dall’Azienda agricola Francesco Savoia, dell’Università Federico II di Napoli con i Dipartimenti di Medicina Veterinaria ed Agraria.
La prof Nicoletta Murru, del Dipartimento di Medicina Veterinaria, responsabile scientifica del progetto, ha relazionato sulla caratterizzazione chimico-fisico e nutrizionale del formaggio spalmabile “Lattica” dell’azienda Savoia e sulla determinazione della conservabilità del prodotto stesso (shelf-life), senza e con un nuovo packaging interamente compostabile, con i primi risultati decisamente interessanti che confermano l’alta qualità del formaggio studiato.
La prof Maria Aponte, del Dipartimento di Agraria, ha invece presentato i primi lavori sulla composizione microbiologica ed identificazione dei ceppi autoctoni della Lattica e del latte di Pezzata Rossa da cui deriva, e sulle prime prove di arricchimento della Lattica tradizionale con diversi probiotici al fine di conseguire un formaggio funzionale e nutraceutico.
Francesco Savoia, titolare dell'azienda ha evidenziato, nel corso del meeting, le qualità di Forfresh, sviluppato con ceppi di fermenti lattici autoctoni, isolati nel latte delle pezzate rosse, presso i laboratori della facoltà di agraria. La caratteristica più significativa, ha spiegato, è la presenza dei fermenti lattici che arrivano vivi e vitali nell'intestino, con grande vantaggio per il microbiota e quindi la salute. In ultimo, ma non meno importante, Forfresh si conserva fino a 25 giorni ed è commercializzato in una specifica e innovativa confezione compostabile che riduce l’uso della plastica sia a livello aziendale e sia a livello domestico.
Effetti che sono, come sempre, la conseguenza di una produzione casearia nobile che si fonda su una materia prima di altissimo pregio. Il latte Savoia è fornito da mucche di Pezzata Rossa dei propri allevamenti, una razza che produce meglio degli altri gli Omega3, ed è accuratamente alimentata in modo naturale, con erba fresca, foraggi e/o cereali locali, prevalentemente autoprodotti, quali orzo, duro, favino, avena, mais e grano, questo affinché il loro latte sia non solo salubre, ma ricco di nutrienti.
All'incontro sono intervenuti anche Giuseppe Gorga, nuovo dirigente regionale della UOD Agricoltura di Avellino, il coordinatore del Gal Partenio Maurizio Reveruzzi, Veronica Barbati, presidente nazionale dei Giovani Coldiretti e Manuel Lombardi, responsabile della filiera Formaggi della Coldiretti.
Al termine del dibattito si è svolta una prova di assaggio tra i partecipanti, che hanno potuto testare i due tipi di formaggi spalmabili, la Lattica tradizionale e quella arricchita con probiotici.