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Sapore d'Irpinia

Sapore d'Irpinia

A cura di Rosa Iandiorio

L’Irpinia è una terra di sapori autentici, custode antica di vini pregiati e specialità gastronomiche ricche di gusto. Un luogo incantevole dove sedersi in silenzio per ammirare la sua anima più vera. L'anima di una terra dove per secoli la natura ha scandito i ritmi del tempo, lasciandoci in eredità un patrimonio agroalimentare immenso. È tempo di partire buongustai per riscoprire insieme questo ‘Sapore d'Irpinia’

Sapore d'Irpinia

Voglia di natura? Ecco 5 escursioni da fare assolutamente in Irpinia

5 proposte per trascorrere il fine settimana a contatto con la natura

Voglia di evadere dalla città, di una gita fuori porta a contatto con la natura meravigliosa che offre l'Irpinia?

Ecco alcune soluzioni per trascorrere le vostre giornate libere in completo relax lontano da caos e assembramenti. 

Campo Maggiore 

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Appena si giunge al complesso monastico di Montevergine si rimane subito incantati dalla maestosità della struttura incastonata nel verde dei monti.

Ma terminata la visita al Santuario potete proseguire alla volta di Campo Maggiore imboccando il sentiero dei pellegrini. Bisogna procedere con attenzione; la strada è piena di buche e brecciolino, sali scendi e curve a gomito. Dopo un lungo cammino arriverete alla località di Campo Maggiore a 1370 metri slm, una fantastica vallata pianeggiante immersa nel verde incontaminato, capace di regalare forti emozioni è ideale per innumerevoli attività: passeggiate, trekking, gite in mountain bike e pic nic nelle aree attrezzate.

Grotta del Caliendo

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La Grotta costituisce l'emissario idrogeologico stagionale del Lago Laceno, posto a quota 1050 metri sul livello del mare, le cui acque sono state inghiottite nei vari secoli in differenti punti dell'altipiano, posti a quote altimetriche sempre decrescenti. È una cavità ipogea a sviluppo sub-orizzontale, con una pendenza media del 8,4 % circa ed un dislivello positivo massimo di 202 metri, con andamento sinuoso da ovest verso est, e per quanto oggi esplorato e rilevato, ha uno sviluppo spaziale complessivo di 4.114 metri. La sua temperatura interna è di circa 8° C., l'atmosfera ha un'umidità relativa del 100%.

Oggi, pur essendo ancora parzialmente attiva, la Grotta vive una fase di graduale transizione verso una condizione fossile. Attualmente è percorribile solo nei periodi di magra estiva per la presenza di innumerevoli sifoni. La Grotta è caratterizzata dall'alternarsi lungo il suo percorso di ampicorridoi (alti fino a 50 metri) ed angusti budelli, da ampie sale e stretti sifoni, da gole, salti, laghetti e meandri. Essa risulta concrezionata soprattutto nelle parti alte e nei tratti fossili, dove le volte, i pavimenti e le pareti risultano riccamente ricoperti da stalattiti, stalagmiti, o da suggestive colate, da vele o mammelloni di carbonato di calcio.

La parte bassa della Grotta, più facilmente percorribile, suggestiva ma meno ricca, accoglie l'alveo del torrente sotterraneo nei periodi invernali che dopo un percorso di circa 3 Km, risorge a valle, dalla maestosa ed imponente Bocca di Caliendo posta sul versante opposto del monte che accoglie la Grotta, su una altissima parete rocciosa, a quota 858 metri sul livello del mare, da cui si diparte poi una profonda e spettacolare forra con salti e cascate.

Per chi avesse voglia di visitarla può rivolgersi al Gruppo Speleologico G. Rama Bagnoli Irpino.

Oasi di Conza della Campania 

L'Oasi del lago di Conza è un'area naturale protetta di 800 ettari situata nei comuni di Cairano e Conza della Campania. 

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L'accesso all'oasi è in Contrada Pescara, a Conza della Campania. 

Creata dallo sbarramento del fiume Ofanto ad opera di una diga, costituisce, con 800 ettari di estensione, la più grande area umida della Campania. Comprende bosco igrofilo, pascoli e ambienti steppici.

La caratterizza infatti la vegetazione  del Quercetum pubescentis, ovvero il bosco di roverella, all’interno del quale sono diffusi i prati steppici a Bromo erectus, a cui si associano l’avena selvatica (Avena fatua), il rovo (Rubus ulmifolius), il sambuco (Sambucus nigra), il biancospino (Crataegus monogyna), il prugnolo (Prunus spinosa), la rosa canina (Rosa canina); vi fioriscono inoltre diverse orchidee spontanee.

Nel bosco sono presenti anche il salice bianco (Salix alba), la tamerice (Tameix spp.), l’ontano (Alnus spp.), il pioppo italico (Populus italica).

La vegetazione palustre è caratterizzata dalla cannuccia di palude (Phragmites australis), dalla tifa (Typha spp.), e dal ranuncolo d’acqua (Ranunculus trichophyllus).

Nell’Oasi è attivo un Centro Visite con ampia sala per conferenze, un laboratorio didattico, un percorso natura, capanni di osservazione, un’aula verde per la didattica all’aperto e un’area attrezzata per la sosta. Il percorso è attrezzato per i portatori di handicap motorio.

Bioparco Montella

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A Montella una valida alternativa al mare, per trascorrere le giornate estive a contatto con la natura in un paesaggio incontaminato godendo di aria fresca e pulita in un'atmosfera divertente e rilassante.

Sono questi i cavalli di battaglia di Fattoria Rosabella, il progetto nato nel 2009 dal sogno di alcuni giovani Irpini per valorizzare le ricchezze gastronomiche, ambientali e artigianali della propria terra. L'azienda agricola e agrituristica, a conduzione familiare, contornata da secolari castagneto, è ubicata nei Monti Picentini a un'altitudine di circa 600 metri. Dista circa 1 chilometro dal centro di Montella e si estende su una superficie di circa 10 ettari. Parte della superficie aziendale è detta Bioparco: un bosco costituito da essenze vegetali tipiche della macchia mediterranea, attraversata dal fiume Calore.  Oltre ad organizzare divertenti picnic, per i più sportivi è possibile praticare delle interessanti escursioni: 

•    il percorso presso la “cascata della Maronnella” comodo e molto agevole della durata di circa 10 minuti;

•    Il percorso a pagamento al “ponte dello Chianieddro” della durata di circa 60 – 90 minuti con guida preparata. 

Riserva Naturale e Oasi Valle della Caccia di Senerchia

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Si estende su 450 ettari del territorio comunale e rientra nel Parco regionale dei Monti Picentini che, istituito nel 1993, costituisce con i suoi 63.000 ettari, il più grande dei parchi regionali della Campania e uno dei più importanti bacini idrici del Mezzogiorno. 

Nel 1998 l'oasi è stata interessata dal Progetto Europeo "Life Natura" e successivamente riconosciuta Sito di Interesse Comunitario (SIC IT8050052) e Zona di Protezione Speciale (ZPS IT8040021). 

Sulle rupi e nelle boscaglie, da 600 a 1600 m. vive il pino nero (Pinus nigra Arnold), sotto forma di stazione relitta e con caratteristiche simili alla varietà di Villetta Barrea nel Parco nazionale d'Abruzzo.

L' Oasi Valle della Caccia di Senerchia è stata gemellata, il 5 maggio 1996, con Villetta Barrea, comune del Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise.

Percorrendo i "sentieri natura" che si snodano lungo il torrente Acquabianca si entra nel regno del merlo acquaiuolo, della trota fario, dell'usignolo di fiume, dell'Erica terminalis, dei lilium, delle orchidee vivacemente colorate e del raro Pino nero.

Gheppi, poiane e rari lanari, volteggiano in un ambiente generoso e quasi surreale in un'area integra da millenni, costellata di grotte tutte da esplorare. 

Ammirando i giochi di luci ed ombre della "grotta del muschio", si gode di uno spettacolo naturale unico e straordinario che culmina nel fragore dell'acqua cristallina della cascata che scende giù, tra poderosi alberi, in una spaccatura del monte, dalle pendici di una roccia sfagliata e levigata dalla forza pulsante dell'acqua.

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