Natale 2022, Castagnamisu: il nuovo panettone dedicato alla "regina" di Montella
L'idea è del pasticciere Vincenzo Delli Bovi che a Montella guida la pasticceria Al Bistró
Castagnamisu è il panettone di Vincenzo Dello Bovi, giovane di Montella che ama narrare le sue passioni attraverso l'arte dolciaria.
Pronto a ritagliarsi uno spazio sulle tavole irpine, la cupola è l’unione di sapori, profumi e tradizioni di famiglia, oltreché un'occasione in più per promuovere il simbolo del suo paese: la castagna.
Vincenzo è il titolare de Al Bistró, espressione di una storia che ha inizio in Piemonte, negli anni '70, quando lo zio e il papà, appena ventenni, emigrarono a Torino per esigenze lavorative. La città piemontese diede l'opportunità ai due fratelli di scoprire la pasticceria sabauda e divulgarla, in seguito, anche in Irpinia. I fratelli Delli Bovi, infatti, di ritorno a Montella, nel 1979, avviarono una prima attività enogastronomica, un locale dedicato al vino e al cibo, poi declinato in una vera e propria pasticceria. Il consenso fu dato dalla capacità di inserirsi sul mercato con i tipici dolci piemontesi coniugando lo stile settentrionale ai gusti meridionali.
Vincenzo ha raccolto il testamento culinario della sua famiglia, dilettandosi tra tradizione, ricerca e innovazione, in proposte sempre nuove, ma che non tradiscono l'anima originaria de Al Bistrò.
"Siamo specializzati nella pasta choux, nelle praline al cioccolato e nel Tiramisù - mi spiega Vincenzo - quest'ultimo è uno dei dolci che meglio mi rappresentano e per dargli una vocazione più irpina, qualche anno fa coniai il dolce Castagnamisu".
Il Castagnamisu è un dolce al cucchiaio, servito all'interno di un barattolo pet per essere consumato con comodità anche on the road. È realizzato con savoiardi bagnati al caffè, melata al cioccolato fondente, mousse alla crema di marroni e crema al mascarpone. È il signature dish del pasticcere che, forte dell'esito positivo riscontrato, ha pensato di declinarlo in un panettone.
"Il Castagnamisu in barattolo nasce nel 2018 in occasione della Festa della Castagna di Montella. Volli portare in piazza un dolce originale che potesse rappresentare il territorio e la mia filosofia - chiosa - Il successo fu enorme e le richieste proseguirono anche dopo l'evento. Subito nacque in me il desiderio di spingermi oltre e, provare con gli stessi ingredienti a realizzare un altro dolce di natura settentrionale, ma che ormai è il simbolo del Natale in tutta l'Italia. È nato così, due anni fa il Panettone Castagnamisú che quest'anno si è classificato tra i primi 10 panettoni nel concorso Mastro Panettone".
Gusto intenso e avvolgente per un lievitato che vuole essere un racconto che unisce Nord e Sud. Il Castagnamisú parla di tradizioni irpine perché è un omaggio alla regina di Montella, ma esprime la sapienza artigiana dei lievitisti del Nord a cui Vincenzo si ispira per la lavorazione del lievito madre.
"Dopo tanta formazione sono arrivato a realizzare una linea di panettoni artigianali caratterizzati da una lenta lievitazione naturale e una preparazione priva di conservanti. Il risultato è un prodotto alveolato e fragrante.".
Convinto del suo lavoro Vincenzo ne ha registrato il marchio, studiato la brand identity e il packaging assegnando alla scatola del Castagnamisú il numero 52 che nella smorfia napoletana è la madre.
"Un chiaro richiamo al lievito madre - conclude - che mi permette di realizzare un prodotto di alta qualità nel nome della mia terra".