"Cerchiamo di uscire fuori dal tunnel e di rialzarci con le nostre forze". Così esordisce l'imprenditore Nicola Barbato nell'annunciare la riapertura del suo ristorante montorese Casa Barbato.

Dopo mesi di chiusura finalmente la cucina contadina del celebre agriturismo riaccende i forni in una formula inedita che consente ai clienti di mangiare anche a cena usufruendo della formula day house. In pratica, la struttura ricettiva offre le proprie camere, anche durante le ore diurne, applicando una tariffa speciale. 

"Di fronte una situazione economica grave dove pesano fortemente sia i ritardi della cassa integrazione, sia l'assenza di ristori, non me la sono più sentita di restare chiuso - aggiunge Barbato - Lo devo ai miei dipendenti: una brigata affiatata e volenterosa che anche a costo di tagliarsi lo stipendio vuole tornare a lavorare riappropriandosi della dignità che in questi mesi ci è stata tolta. Lo faremo con nuove idee e tante novità, tra le quali la possibilità di cenare tutti i giorni grazie all'opzione day house".

La formula prevista dal Dpcm per le strutture ricettive consentirà agli ospiti di Casa Barbato di cenare nel pieno rispetto delle regole, in sicurezza e con la garanzia di trovare il servizio e i sapori di sempre.

"Saremo aperti a pranzo tutti i sabato e domenica, inoltre, si potrà cenare tutti i giorni per chi sceglie il day house - chiosa il ristoratore. Questa formula sarà a numero chiuso e riservata solo alle prime 16 persone che prenoteranno sul nostro sito, o tramite telefono".

Le sorprese non finiscono qui. Nicola Barbato ha pensato di affiancare al servizio take away anche l'agri-drive. "Una sorta di Mac drive firmato Gb Agricola - spiega - Basterà prenotare il proprio pasto, venire in azienda all'orario prestabilito e senza scendere dalla macchina ritirare l'ordine. Vogliamo provare ad adattarci ai tempi andando incontro alle esigenze degli utenti e dei Dpcm".

Ma non solo. Da domani, venerdì 22 gennaio al ristorante si potrà assaggiare la nuova carta ed i nuovi menu degustazione rigorosamente a Km0. L'obiettivo resta quello di alzare ancora di più il livello dell’offerta, sia in termini di creatività che di qualità.

"In questo modo - conclude Nicola - con la mia squadra formata da mia moglie Luisa Tolino, Rinaldo, Annamaria, Alessandro e Teresa, proviamo a guardare avanti e a riprenderci i nostri sogni con la speranza di non chiudere mai più".