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Venerdì, 19 Aprile 2024
Sapore d'Irpinia

Sapore d'Irpinia

A cura di Rosa Iandiorio

L’Irpinia è una terra di sapori autentici, custode antica di vini pregiati e specialità gastronomiche ricche di gusto. Un luogo incantevole dove sedersi in silenzio per ammirare la sua anima più vera. L'anima di una terra dove per secoli la natura ha scandito i ritmi del tempo, lasciandoci in eredità un patrimonio agroalimentare immenso. È tempo di partire buongustai per riscoprire insieme questo ‘Sapore d'Irpinia’

Sapore d'Irpinia Sorbo Serpico

Ospitalità, vino e turismo: Feudi di San Gregorio premiata tra le 'Cantine d’eccellenza'

È uscita la nuova edizione di Cantine d’Italia, la Guida per l’Enoturista a cura di Go Wine

È uscita l' edizione 2022 di Cantine d’Italia, la Guida per l’Enoturista a cura di Go Wine. Una guida “da tenere in auto” con informazioni pratiche come gli orari di apertura per le visite in cantina e il nome del referente per l’ospitalità da contattare.

Un’edizione dedicata alle winery che hanno saputo aprire le proprie porte ad un pubblico di visitatori affezionati al mondo dell'enogastronomia, ma anche solo semplicemente al buono, al bello e alla quiete della natura. 

Le cantine italiane da Nord a Sud, con le visite e le attività di accoglienza sono diventate una parte importante del business, oltre che un fondamentale canale di promozione del territorio. Uno strumento capace di dare forma ad un turismo sostenibile, paesaggistico e culturale anche in luoghi poco battuti dai turisti come l'Irpinia. 

È il caso di Feudi di San Gregorio precursore in Campania di un modello turistico vincente che pian piano sta facendo proseliti in provincia di Avellino. Un progetto che ogni anno viene premiato in termini di numeri e di classifiche. Il volume cantine d'Italia ha infatti inserito l'azienda di Sorbo Serpico tra le più interessanti d'Italia. 

La guida del vino che vuole distinguersi dalle altre perché valuta le cantine anche per la capacità di saper accogliere l’enoturista e saper spiegare i segreti dei propri prodotti e del territorio ha assegnato all'azienda “Tre Impronte Go Wine”. Un simbolo che esprime quella filosofia illuminata la quale punta, non solo al lato strettamente enologico, ma mette l’accento sul legame con l’ospitalità e la gastronomia dei luoghi e con il senso stesso del viaggio.

Cosa sono le impronte 

Le “impronte” contraddistinguono, secondo Go Wine, le cantine d’eccellenza dal punto di vista enoturistico e sono attribuite alle realtà che hanno conseguito i punteggi più alti nella valutazione complessiva su tre fattori: sito (e cioè la cantina sia dal punto di vista della struttura che dei vigneti), accoglienza (vocazione ad aprirsi all’esterno sia come ricettività sia con iniziative culturali mirate) e profilo produttivo (il vino viene valutato nel corso del tempo, al di là della singola vendemmia, specificano i curatori della guida).

Sono 820 le cantine selezionate dalla Guida, coordinata dal presidente dell’associazione Massimo Corrado, 245 le “Impronte d'eccellenza”, oltre 4.400 i vini segnalati, circa 1.500 indirizzi utili per mangiare e dormire.

Le cantine con tre impronte Go Wine 

Mentre sono 16 le cantine che raggiungono il vertice delle “Tre Impronte Go Wine” con l’ingresso della cantina San Felice di Castelnuovo Berardenga, in un parterre che comprende Badia a Coltibuono (Toscana); Bellavista (Lombardia); Ca' del Bosco (Lombardia); Capezzana (Toscana); Castello Vicchiomaggio (Toscana); Ceretto (Piemonte); Donnafugata (Sicilia); Feudi di San Gregorio (Campania); Ferrari (Trentino); Florio (Sicilia); Fontanafredda (Piemonte); Lungarotti (Umbria); Malvirà (Piemonte); Masciarelli (Abruzzo); Planeta (Sicilia); San Felice (Toscana).

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