Il sapore unico di Cannolo Irpinia, Raffaele Vignola: "Un omaggio alla richezza della mia terra"
Il meglio della gastronomia irpina per la rivisitazione del classico cannolo siciliano
Per chi ha voglia di assaggiare i sapori tipici dell'Irpinia coniugati nell'arte pasticcera, Vignola a Solofra è senz'altro un valido punto di riferimento.
Il suo patron Raffaele Vignola, fa parte di quella schiera di artigiani e produttori impegnati nel ridare valore al cibo nel rispetto della biodiversità locale. Partendo da questo presupposto, il pastry chef ha deciso, da tempo, di investire sugli ingredienti del territorio prediligendo per le sue creazioni eccellenze uniche al mondo come l'olio ravece, le nocciole avellane, i fichi di San Mango sul Calore, la ricotta Carmasciano, il Fiano di Avellino e l'Aglianico.
Con questi ingredienti Raffaele gioca, sperimenta, realizza. E dopo aver stupito le nostre papille gustative con i suoi panettoni, evocatori preziosi di una provincia ricca e ricercata, ha firmato un altro bel colpo da maestro. Per omaggiare la sua amata terra ha proposto nella sua pasticceria ‘Cannolo Irpinia’, la rivisitazione del classico cannolo siciliano nel segno delle eccellenze locali.
“Se la Sicilia è terra di mare, di sole e di agrumi, l'Irpinia è terra di colline, nocciole e ravece – spiega Raffaele Vignola – Ho quindi immaginato che uno dei dolci piú apprezzati e richiesti potesse assumere un valore in più nella sua declinazione irpina”.
Pochi ingredienti, ma genuini, semplici e fortemente identitari. L'odore, il carattere e la vivacità delle cialde profumate e croccanti riportano subito a quella cultivar ravece degli uliveti di Fontana Madonna (azienda pluripremiata per il suo EVO) a Frigento. Vignola per i suoi cannoli non ha usato il burro, ma l'olio Ravece e l'aglianico dei Feudi di San Gregorio. All’assaggio il fatidico crunch è una bella sinfonia di sapori. Tocchi aromatici persistenti che giocano su bilanciamenti continui tra dolce e amaro. Le note erbacee e piccanti del ravece sono evidenti, ma si sposano perfettamente con la cremosità suadente della ricotta Carmasciano, la cui sapidità è alleggerita dal fico candito di San Mango sul Calore e i ritorni della granella tostata di nocciole avellane.
Una ricetta ben riuscita che riflette il lavoro certosino compiuto da Raffaele Vignola: “Sono mesi che sto dietro a questo progetto. Mi piace sperimentare, sono sempre in laboratorio a pensare, a creare, a cercare il modo migliore per esprimere quello che ho in mente. Il Cannolo Irpinia è solo l'ultimo dei miei esperimenti, è dedicato all'Irpinia, alla mia terra. In Sicilia lo fanno con le loro eccellenze, ovvero gli agrumi canditi e la ricotta dell'Etna e noi con le nostre: i fichi di San Mango, l'olio Ravece e la ricotta Carmasciano”.