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Sapore d'Irpinia

Sapore d'Irpinia

A cura di Rosa Iandiorio

L’Irpinia è una terra di sapori autentici, custode antica di vini pregiati e specialità gastronomiche ricche di gusto. Un luogo incantevole dove sedersi in silenzio per ammirare la sua anima più vera. L'anima di una terra dove per secoli la natura ha scandito i ritmi del tempo, lasciandoci in eredità un patrimonio agroalimentare immenso. È tempo di partire buongustai per riscoprire insieme questo ‘Sapore d'Irpinia’

Sapore d'Irpinia Grottaminarda

Birra Armando, un modello vincente per l'Irpinia che fa rete

Dalla collaborazione tra il Pastificio De Matteis e il Birrificio Serrocroce nasce la prima birra artigianale di filiera a base di grano duro 100% made in Italy

Interessanti novità sul panorama brassicolo dell'Irpinia. Nasce Birra Armando la bionda beverina stile Saison in grado di adattarsi al gusto della pasta nelle sue piú svariate sfumature. 
Un prodotto di filiera frutto dello sposalizio tra due realtà imprenditoriali, fiore all'occhiello della nostra provincia: il Pastificio De Matteis e il Birrificio Serrocroce. Due storie che partono dalla terra e si ritrovano nella condivisione di un progetto: produrre una grande birra con il grano 100% made in Italy. E come in ogni patto che si rispetti, entrambi hanno giocato un ruolo da protagonisti miscelando saperi, esperienze e passioni. Armando ha messo a disposizione l’eccellenza del grano duro della sua filiera, unica in Italia, Serrocroce ha messo a sistema la tecnica e ovviamente l'impianto di produzione di Monteverde.
Il risultato è un nettare equilibrato, armonico, di colore dorato e leggermente velato, schiuma densa, compatta, abbondante e profumata. Al naso presenta intense note di frutta, spezie e crosta di pane, al palato è fresca, ma persistente con un corpo medio e poco amara. Una birra genuina, perfetta nella sua semplicità, dinamica nelle sue combinazioni. 

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L'assaggio, in anteprima, di questa speciale rifermentata in bottiglia si è tenuto presso il punto vendita Bottega Armando a Grottaminarda, in un frizzante happy hour che ha visto la partecipazione della padrona di casa, Gabriella De Matteis, del patron di Serrocroce, Vito Pagnotta, del presidente della Commissione Agricoltura in Regione Campania, Maurizio Petracca e dello chef Mirko Balzano.
“Non è stata una sfida semplice - ha spiegato Vito Pagnotta – creare una birra con il grano è un tentativo difficilissimo, soprattutto quando parliamo di un grano di altissima qualità con un elevato valore proteico. Ma è stato nostro dovere realizzare un prodotto che rappresentasse la nostra filosofia, di Serrocroce e di Pasta Armando. Una birra non solo artigianale, ma una birra di filiera”.
“Birra Armando è nata da una chiacchierata – gli fa eco Gabriella De Matteis – probabilmente se non ci fosse stata una filosofia comune sarebbe rimasta tale, invece, complice l'entusiasmo, la passione, il lavoro, siamo riusciti a vincere una sfida e a concretizzare un’idea comune. D'altronde il sogno di Armando, iniziato ben 78 anni fa a Casalbore, non era semplicemente fare pasta, ma valorizzare l'Irpinia e le sue eccellenze cercando di creare qualcosa di bello nella terra in cui era nato e cresciuto”. 
Il sogno di Armando è una filosofia di vita prima che imprenditoriale, l'idea di fare rete tra chi coltiva e chi produce, l'idea di creare un indotto tra le piccole grandi eccellenze irpine, custodi di valori antichi, profondi e genuini. Valori assaporati e percepiti al debutto di Birra Armando grazie anche alla complicità del cuoco Mirko Balzano che insieme alla sua brigata ha reso omaggio ai sapori rurali dell'Irpinia giocando su abbinamenti sapidi e dolci nel caso della pasta con patate, provola e seppie e con elementi più amarognoli nella realizzazione dei fusilli con broccoli, peperone crusco e colatura di alici. Due primi ben bilanciati che hanno esaltato l'identità agricola di Birra Armando.

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“È una birra non invadente – ha spiegato Balzano – gli abbinamenti possibili sono tanti. Vito Pagnotta ha creato un nettare fresco, profumato, equilibrato nella nota dolce e in quella acida, dietro c'è un lavoro meticoloso e si sente. Plaudo all'iniziativa del pastificio Armando e di Serrocroce perché in questo caso è riduttivo parlare di un prodotto, qui parliamo di un nome: l'Irpinia”.

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