Giornata mondiale sclerosi multipla, il Comune di Avellino aderisce alla campagna dell'AISM

Oggi, 30 maggio, si celebra la Giornata mondiale della sclerosi multipla, una malattia infiammatoria autoimmune cronica demielinizzante del sistema nervoso centrale che colpisce soprattutto i giovani adulti nell’età compresa fra i 20 e i 40 anni. Nel mondo sono circa 2,8 milioni le persone affette da questa patologia caratterizzata da una reazione anomala delle difese immunitarie che attaccano alcuni componenti del sistema nervoso centrale scambiandoli per agenti estranei. In Italia si stimano 133mila malati di SM. 

Per tutto il mese di maggio e l'inizio di giugno, l'AISM organizza un calendario ricco di iniziative volte a informare e sensibilizzare i cittadini sulla malattia per cui non esiste ancora una cura risolutiva ma nel corso degli anni, grazie alla ricerca e aii progressi scientifici, sono stati messi a punto una serie di farmaci in grado di modificare in maniera positiva il decorso della patologia migliorando la qualità della vita di coloro che ne sono affetti.

Sindaco Festa: "E' un dovere testimoniare la mia vicinanza all'AISM e dare un contributo concreto alla raccolta fondi"

Il Comune di Avellino, in occasione della Giornata mondiale della sclerosi multipla, ha voluto dare il suo contributo aderendo alla campagna dell'AISM. Questa mattina, infatti, in Piazza Libertà è stato allestito un punto informativo per permettere ai cittadini di conoscere meglio la malattia. I volontari hanno ricevuto la visita del sindaco di Avellino, Gianluca Festa, che ha dichiarato: "Un mondo libero dalla sclerosi multipla è possibile. In occasione della Giornata mondiale dedicata a questa patologia, ho aderito alla campagna informativa lanciata e sostenuta sul territorio dalla sezione provinciale dell’AISM di Avellino per dare risposte concrete alle persone con SM ed alle loro famiglie. Un dovere per me essere oggi in piazza Libertà a testimoniare la mia vicinanza, dare un contributo concreto alla raccolta fondi e soprattutto favorire una più ampia conoscenza e consapevolezza su questa malattia".