Comparto riabilitativo irpino in crisi: "Basta diseguaglianze. Occorre un'equa distribuzione delle risorse"
Quanto emerso nella conferenza pubblica che si è svolta all'Hotel de la Ville di Avellino
"Rispetto agli andamenti dei consumi e tenendo conto del monitoraggio che facciamo costantemente delle risorse e delle attività, il rischio è che in autunno ci ritroveremo nell'impossibilità di dare continuità assistenziale ai cittadini per la riabilitazione". E' l'allarme lanciato dal presidente di ASPAT Campania, il dottor Pier Paolo Polizzi, alla conferenza pubblica tenutasi questa mattina presso l'Hotel de la Ville di Avellino per discutere delle criticità del comparto riabilitativo avellinese ed irpino, della necessità di una equità distributiva delle risorse regionali e del superamento delle non più tollerabili diseguaglianze territoriali.
Assegnazione budget: "L'ASL di Avellino è la più sottostimata"
L’iniziativa si è incentrata sulla carenza di assegnazione budgettaria all'ASL Avellino il cui territorio rappresenta per il setting ambulatoriale/domiciliare il fanalino di coda in termini di rapporto (in minus) rispetto alla media regionale pro-capite. Come documentato dai lavori dello specifico Tavolo Tecnico Paritetico Aziendale, la cui ripresa nell’autunno scorso è stata fortemente voluta dal Direttore Generale Aziendale Dr. Ferrante, l’ASL di Avellino detiene il più basso indice di prestazioni pro-capite della Campania pari a 0,67 e quindi un rapporto rispetto alla media regionale di - 0,25 e di - 101.491 prestazioni mancanti all’assistenza ambulatoriale riabilitativa.
"Abbiamo la possibilità di fare proposte percorribili, che sono la continuazione di quanto già avviato nel 2014 da parte della Regione Campania sul problema delle quote capitali. L'ASL di Avellino è la più sottostimata rispetto alla distribuzione dei budget in quota capitale" ha affermato il presidente di ASPAT Campania.
In termini di corrispondenti volumi di spesa per il biennio 2022/2023, l’ASL Avellino viene penalizzata con un minore impatto budgettario rispetto alla media regionale di € 4.489,951# (cfr. Nota ASPAT Prot. 18/AP/2023 allegata). Le associazioni, sin dal 2014, hanno sollecitato correzioni alla programmazione regionale per l’adozione di provvedimenti idonei a superare questa incresciosa situazione di iniquità territoriale che ha prodotto senza tema di smentite disparità tra i cittadini ed assistiti dei diversi territoriali provinciali.
Lonardo: "Carenze di prestazioni di oltre 100mila unità"
"Come CittadinanzAttiva e Tribunale dei Diritti del Malato di Avellino abbiamo sposato questa causa da tempo perché il Presidente della Regione De Luca lotta a livello nazionale per la ripartizione dei fondi della sanità però poi non è ben informato sul fatto che l'Asl di Avellino è la più penalizzata - ha dichiarato il coordinatore Antonio Lonardo - abbiamo una carenza di prestazioni rispetto agli altri di oltre 100mila unità e un vulnus di soldi pari a 4milioni e mezzo di euro che sono proprio per il comparto riabilitativo ex articolo 26. Ciò penalizza l'accesso e la continuazione delle terapie".