rotate-mobile
Benessere

Riabilitazione per pazienti cerebrolesi: modello integrato dei servizi, approccio multiprofessionale e nuove tecnologie

L'Asl di Avellino e la Fondazione Don Gnocchi di S. Angelo dei Lombardi consolidano la loro sinergia con l'obiettivo di offrire ai pazienti cerebrolesi servizi sempre più efficaci nella cura di patologie complesse

Un modello integrato dei servizi, tecnologie avanzate, un approccio multiprofessionale e il rafforzamento della capacità di fare rete nel percorso di accompagnamento del paziente e i suoi familiari in tutte le fasi dell’evento patologico. Questa la missione dell'Asl di Avellino e della Fondazione Don Gnocchi di S. Angelo dei Lombardi, che hanno rafforzato la propria sinergia per offrire cure migliori ai cittadini che presentano gravi cerebrolesioni.

Cos'è la cerebrolesione acquisita?

La lesione cerebrale acquisita, nota con la sigla GCA, è un danno del cervello, con distruzione delle cellule neuronali, che determina una condizione di coma della durata non inferiore alle 24 ore, oltre che menomazioni sensoriali e motorie che provocano disabilità.

Le principali cause delle gravi cerebrolesioni sono: traumi cranio-encefalici, anossie cerebrali (mancanza di ossigeno al cervello a seguito per esempio di un arresto cardiaco), vasculopatie causate da infarto o emorragia.

Al risveglio dal coma, conseguente a una grave cerebrolesione, i pazienti devono affrontare generalmente situazioni molto gravi: disabilità multiple e complesse, gravi menomazioni fisiche, disturbi senso-motori, di comportamento, di attenzione, di linguaggio. Pertanto, è necessario il ricovero ospedaliero per trattamenti rianimatori o neurochirurgici di durata variabile e, successivamente, un percorso di riabilitazione nel quale intervengono diverse figure mediche: il fisioterapista, il fisiatra, il neurologo, il terapista occupazionale, il neuropsicologo, il logopedista.

La Fondazione Don Gnocchi a sostegno dei pazienti affetti da gravi cerebrolesioni acquisite

"La Fondazione Don Gnocchi è una struttura di eccellenza per la quale ho ritenuto utile un investimento ulteriore - ha affermato il direttore generale dell'Asl di Avellino, Mario Nicola Vittorio Ferrante, a margine del convegno 'Gravi Cerebrolesioni Acquisite: complessità e modelli organizzativi' - e un nuovo percorso verso una fase più avanzata e visibile perché la riabilitazione post-acuzia è di primo ordine. Ho invitato la fondazione ad investire maggiormente nella riabilitazione robotica, che è quella più all'avanguardia. Da qui in avanti, il polo di Sant'Angelo dei Lombardi si è impegnato per un miglioramento e i risultati si vedranno con l'aumento delle richieste dei pazienti. Vogliamo che i cittadini della provincia e della Campania non siano più costretti a recarsi in città lontane per avere cure e servizi adatti alle proprie patologie. In questo modo, i pazienti non dovranno privarsi della vicinanza dei propri familiari e questi ultimi non dovranno sostenere ulteriori spese per gli spostamenti".

Converti: "La tecnologia nella riabilitazione contribuisce ad ottenere risultati più efficaci"

"Portare la riabilitazione ad altissimi livelli tecnologici significa accessibilità ai nostri pazienti e risultati più efficaci - ha spiegato Francesco Converti, direttore generale della Fondazione Don Carlo Gnocchi - questo si è visto nel periodo della pandemia, quando gli strumenti tecnologici ci hanno permesso di raggiungere i pazienti nelle loro abitazioni attraverso la telemedicina e la teleriabilitazione". 

L'impegno della Fondazione Don Gnocchi nella riabilitazione di pazienti affetti da gravi cerebrolesioni acquisite prevede interventi medico-riabilitativi da effettuare in regime di ricovero ospedaliero.
L'esperienza decennale della Fondazione Don Gnocchi su tali patologie viene sviluppata negli oltre 100 posti letto dedicati sul territorio nazionale, organizzati nel "Dipartimento di Cura e Riabilitazione delle Gravi Cerebrolesioni Acquisite", che garantisce un modello omogeneo di presa in carico e gestione delle attività.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Riabilitazione per pazienti cerebrolesi: modello integrato dei servizi, approccio multiprofessionale e nuove tecnologie

AvellinoToday è in caricamento