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Malattie ematologiche, dal "Moscati" una nuova frontiera terapeutica

Pari opportunità di accesso ai trattamenti all'avanguardia, l'importanza degli investimenti nella ricerca, il miglioramento della qualità della vita dei pazienti sono stati i temi trattati nel primo simposio, tenutosi ad Avellino, sulle terapie innovative in Ematologia

Le malattie ematologiche e la cura dei pazienti che ne sono affetti restano estremamente complesse visto l'impatto negativo sia sulla sopravvivenza sia sulla qualità di vita. Nell’ultimo decennio, però, sono state messe a punto numerose terapie che hanno cambiato, o stanno per cambiare, i percorsi terapeutici. Di questo hanno discusso ricercatori italiani di fama internazionale durante il primo simposio sulle terapie innovative in Ematologia, organizzato da Antonio Maria Risitano, Direttore dell’Unità operativa di Ematologia e Trapianto e responsabile del centro di sperimentazioni dell’Azienda Ospedaliera Moscati.

Il lavoro avviato nell’avanzato centro di sperimentazioni cliniche in onco-ematologia dell’Azienda Ospedaliera San Giuseppe Moscati ha fatto arrivare nel capoluogo irpino studiosi del settore come Franco Locatelli, Presidente del Consiglio Superiore di Sanità ed esperto di patologie ematologiche pediatriche, Fabio Ciceri, Direttore delle Unità di Ematologia e Trapianto di Midollo Osseo e Oncoematologia  dell’Irccs Ospedale San Raffaele di Milano e Presidente del Gilruppo Italiano di Trapianto Midollo Osseo (Gitmo), Lucio Luzzatto, Professore Onorario dell'Università di Firenze, con alle spalle una carriera ai vertici dell’ematologia degli ospedali e delle Università di New York, Londra, Genova, Napoli, e Andrea Bacigalupo, docente di Ematologia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma.

Risitano "I progressi della scienza si traducono in miglioramenti delle cure e della qualità della vita dei pazienti"

"Stiamo riuscendo a compiere importanti passi in avanti per i pazienti con patologie ematologiche - ha dichiarato Antonio Maria Risitano - ci sono tante cure innovative e dobbiamo fare in modo che vengano utilizzate al meglio. Grazie ai progressi della scienza, riusciamo a migliorare la sopravvivenza e la qualità della vita. E' necessario che tutti i cittadini possano avere accesso a queste terapie nel breve tempo possibile".

Locatelli: "Gli investimenti nel campo della ricerca e accesso alle terapie sono fondamentali"

"Nel confronto -  ha spiegato Franco Locatelli, Presidente del Consiglio Superiore di Sanità ed esperto di patologie ematologiche pediatriche - ci focalizziamo sugli aspetti più innovativi nella definizione diagnostica e nello sviluppo terapeutico: farmaci, terapia genica, terapie con linfociti geneticamente modificati per essere reindirizzati sul bersaglio tumorale. Quindi, parliamo della frontiera estrema della medicina con grande merito che va riconosciuto al professor Risitano e, in generale, a tutto il gruppo di ematologia di Avellino. La ricerca è fondamentale, non esiste una buona assistenza dei malati se questa non è supportata da investimenti. Ciò vuol dire investire nel futuro del paese e delle nuove generazioni".

"Fondamentale - ha aggiunto - è anche garantire terapie a tutti i cittadini, quindi l'accesso ai trattamenti deve avvenire in maniera uniforme su tutto il territorio nazionale. Dopo il Covid, partiamo dalla consapevolezza che spendere soldi per la tutela e la preservazione della salute non è una spesa ma un investimento" ha concluso.

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