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Giovedì, 25 Aprile 2024
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La zona bianca non è a rischio anche se i casi continuano ad aumentare (per ora)

Il Governo sarebbe intenzionato a modificare gli attuali parametri

I nuovi casi di Covid aumentano in Italia. Basti pensare che quelli rilevati tra lunedì e giovedì di questa settimana sono circa il doppio di quelli rilevati tra il lunedì e il giovedì della settimana precedente.  Rispetto agli 11 casi per 100 mila abitanti della scorsa settimana l’incidenza nazionale settimanale è salita a 19. Sicilia e Sardegna sono sopra i 30 casi ogni 100mila mentre Campania, Lazio e Veneto sopra i 20. Nonostante ciò, non c'è alcun rischio di zona gialla all'orizzonte, realisticamente. Secondo indiscrezioni, il Governo sarebbe intenzionato a modificare i parametri quanto prima. Se anche si superasse l'incidenza di 50 casi ogni 10mila abitanti, qualora non si registrasse un’alta percentuale di letti ordinari e di terapia intensiva occupati, si potrebbe restare in zona bianca nei prossimi mesi. 

Il peso dell'incidenza

"I dati ci dicono che non nostro Paese la situazione" epidemiologica "è sotto controllo, io credo che dobbiamo convincerci che non dobbiamo valutare solo il numero dei contagi ma anche gli ospedalizzati. Credo che la riflessione" sui parametri per le chiusure chiesta dai presidenti di Regione "sia opportuna e giusta, perché i contagi possono anche innalzarsi ma dobbiamo monitorare la pressione sugli ospedali, è questo che ci deve preoccupare" ha affermato il sottosegretario alla Salute Andrea Costa.

Il rischio zona gialla ad agosto non sarebbe al momento una prospettiva reale. La variante Delta è molto più contagiosa e i casi potrebbero aumentare, non di poco, nei prossimi giorni e settimane. Al momento non c'è alcun segnale d'allarme dagli ospedali.

"Bisogna cambiare i parametri: d'estate la Sardegna triplica la popolazione per via dei flussi turistici, non si può calcolare l'incidenza dei contagi sulla base dei soli residenti e penalizzare l'isola che ha una situazione reale lontana dal superamento della soglia prevista per la zona gialla" ha dichiarato Ugo Cappellacci, deputato e coordinatore di Forza Italia-Sardegna, anticipando il contenuto dell`interrogazione presentata al Governo Draghi.

Il parametro dell'incidenza è quello che più di tutti potrebbe essere pesato diversamente dal 31 luglio in avanti.

La bufala sulla Sardegna zona gialla

"Sardegna in zona gialla dal 19.07.2021", recita il manifesto con tanto di logo della Regione Sardegna. Ma si tratta di un fake. Una bufala che, però, circolando sui social e sulle chat destando la preoccupazione di tanti e creando anche un danno economico all'Isola che in questo momento resta stabilmente in zona bianca, come tutte le altre regioni d'Italia. Una Sardegna che si appresta ad accogliere milioni di turisti per il periodo più caldo dell'estate. Il manifesto-fake è anche pieno di imprecisioni sulle ipotetiche prescrizioni che andrebbero a regolare la fascia gialla, visto che con l'ultimo decreto del Governo la maggior parte delle regole della vecchia fascia gialla sono decadute: tra queste i limiti orari (coprifuoco) e per gli spostamenti tra Regioni e Comuni o il divieto di accogliere clienti nei ristoranti che dovrebbero riprendere con il solo asporto: anche questa una bufala. 

I parametri fino al 31 luglio 2021

Il decreto in vigore, valido fino al 31 luglio, specifica in questo modo i parametri per l'ingresso in zona bianca e zona gialla.

a) "Zona bianca": le  regioni  nei  cui  territori  l'incidenzasettimanale dei contagi e' inferiore a 50 casi ogni 100.000  abitantiper tre settimane consecutive; 

b)   "Zona   gialla": le regioni nei cui territori alternativamente: 

1) l'incidenza settimanale dei contagi e' pari o superiore a 50 e inferiore a 150 casi ogni 100.000 abitanti; 

2) l'incidenza settimanale dei casi e' pari o superiore a 150 e inferiore a 250 casi ogni 100.000 abitanti e si verifica una  delle due seguenti condizioni: 

2.1) il tasso di occupazione dei posti letto in area medica per pazienti COVID-19 e' uguale o inferiore al 30 per cento; 

2.2) il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva per pazienti COVID-19 e'  uguale  o  inferiore  al  20  per cento; 

c) "Zona arancione": le regioni nei cui  territori  l'incidenza settimanale dei contagi e' pari o superiore a 150 e inferiore  a  250 casi  ogni  100.000  abitanti,  salvo  che  ricorrano  le  condizioni indicate nelle lettere b) e d) del presente comma; 

d) "Zona rossa": le regioni nei cui territori alternativamente:

1) l'incidenza settimanale dei contagi e' pari o superiore  a 250 casi ogni 100.000 abitanti; 

2) l'incidenza settimanale dei contagi e' pari o superiore  a 150 e inferiore a 250 casi ogni  100.000  abitanti  e  si  verificano entrambe le seguenti condizioni: 

2.1) il tasso di occupazione dei posti letto in area medica per pazienti COVID-19 e' superiore al 40 per cento; 

2.2) il tasso di occupazione dei  posti  letto  in  terapia intensiva per pazienti COVID-19 e' superiore al 30 per cento.

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