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Giornata della Memoria, De Luca: "Resistiamo alla violenza con comportamenti civili"

Le parole del Presidente della Regione Campania nel corso del consueto appuntamento del venerdì pomeriggio

Nel corso del consueto appuntamento del venerdì pomeriggio, il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha tracciato il punto della situazione sulle iniziative per imprese e cittadini, sul confronto col Governo in materia di sanità e scuola, sugli sviluppi del conflitto in Ucraina.

Conflitto in Ucraina: "Chi pensa alla vittoria militare dell'Ucraina porterà l'Europa ad una guerra nucleare"

"Aumentano le operazioni militari in Ucraina. Per quanto riguarda le spese militare i governi europei sono autorizzati ad andare oltre il Patto di stabilità, andare oltre la soglia del debito pubblico. E' una scelta grave che penalizza la sanità pubblica e, quindi, la vita dei cittadini - ha dichiarato il Governatore Vincenzo De Luca - per quanto riguarda l'Ucraina, continuiamo ad andare avanti in modo irresponsabile perché non c'è l'ombra di una trattativa di pace. Se vogliamo fare passi concreti dobbiamo arrivare al cessate il fuoco. Ma siamo di fronte ad una totale assenza di iniziative da parte dell'Europa e ad una mistificazione della guerra".

"C'è una guerra di aggressione promossa dalla Russia. Quando si inviano carri armati e armamenti sofisticati si ha in testa un'idea, la vittoria militare dell'Ucraina sul campo - continua - ricordiamo che la Russia è dotata di armamenti nucleari e se qualcuno pensa ad una vittoria sul campo porterà l'Europa ad una guerra nucleare. Noi dobbiamo difendere l'alleanza atlantica ma non siamo obbligati a chiudere gli occhi davanti ai pericoli della realtà".

Giornata della Memoria

Il Presidente della Regione Campania, nel corso della videodiretta, ha rivolto un pensiero alle vittime della Shoah: "Oggi ricordiamo lo sterminio di 6 milioni di ebrei in Europa. Una data che rischia di diventare liturgica. Credo che dobbiamo ricordare quella tragedia perchè il mondo contemporaneo sta vivendo di nuovo momenti di barbarie e violenze, la perdita di valori di solidarietà umana. Viviamo questa giornata come momento di omaggio a donne e uomini che hanno resistito, con spirito quasi religioso, alla violenza e facciamo in modo di trasferire i loro valori ai nostri comportamenti e a quelli dei nostri giovani. Ai più giovani l'appello a ricordare quei momenti drammatici e a non dimenticare che la civiltà non è acquisita una volta e per sempre. Abbiamo il dovere di resistere con comportamenti umani e civili alla violenza".

Sanità: "In fase di completamento l'ospedale di Solofra"

Per quanto riguarda la sanità pubblica, il Governatore ha affermato: "Prosegue la situazione di emergenza dei Pronto Soccorso in tutta Italia. Da parte nostra, siamo impegnati nel più grande programma di edilizia ospedaliera che la Campania abbia mai conosciuto, tra gare di progettazione e gare di realizzazione. Uno sforzo che si unisce al rinnovo delle tecnologie e alla realizzazione di 96 centri anti-diabete su tutto il territorio. Dunque, al di là dei problemi nei Pronto Soccorso, evidenti in tutta Italia, e del fatto che il Governo non abbia stanziato un euro, andiamo avanti. Per quanto riguarda la richiesta di stabilizzazione dei precari, la legge non lo consente per i lavoratori forniti dalle cooperative agli ospedali. Stiamo elaborado una proposta di legge da avanzare al Governo perché ciò sia possibile". 

Scuola: "Ennesima dimostrazione che il Governo vuole privatizzare i servizi"

Il Presidente Vincenzo De Luca ha poi commentato la proposta del Ministro della Pubblica Istruzione di differenziare gli stipendi fra diversi territori del Paese: "Sulle politiche scolastiche va avanti una linea chiara di privatizzazione. La differenziazione degli stipendi renderebbe permanente il divario tra Nord e Sud. E' assolutamente vero che il costo della vita è più alto a Milano ma sappiamo anche che mentre al Nord lavorano tutti i membri di una famiglia, al Sud è solo una persona a farlo. Al Nord il tasso di occupazione sfiora il 70%, al Sud scende al 40%. La disoccupazione giovanile meridionale ha un tasso pari al doppio di quello del settentrione. Quindi, è del tutto fuorviante ragionare sul costo della vita; occorrerebbe invece ragionare su quante entrate si registrano per ogni famiglia" conclude.

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