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Vaccinazione troppo lenta, Anci Campania: "Le dosi restano in magazzino"

Carlo Marino:"Accelerare la messa in sicurezza degli ultrasettantenni e delle fasce deboli"

La Campania si avvicina sempre di più alla zona rossa, che potrebbe essere decretata dalla riunione della cabina di regia del governo dopo l'analisi dei dati da parte del Cts. 

A fronte di questa situazione epidemiologica aumentano, sempre di più, anche gli appelli ad intensificare la campagna di vaccinazione. "Siamo di fronte alla ripresa del contagio in modo importante e diffuso in tutto il Paese, è trascorso un anno e siamo nuovamente alle prese con ulteriori chiusure diffuse sul territorio nazionale. Questa volta, però dobbiamo fare anche altro oltre alle chiusure: accelerare il processo di vaccinazione soprattutto verso le fasce deboli", è l'appello lanciato dal presidente di Anci Campania, Carlo Marino e dal delegato di Anci nell'Unità di Crisi regionale Stefano Pisani, che è anche coordinatore dei piccoli comuni campani dell'associazione.

Entrambi si rivolgono al neo commissario per l'emergenza Covid, il generale Francesco Paolo Figliuolo, al fine di rivedere subito la ripartizione dei vaccini. "Non si può rimanere in silenzio, con la ripresa del contagio, di fronte all'amara statistica che ci presenta il report nazionale vaccini che vede consegnate oltre 6,5 milioni di dosi e solo 4,5 milioni somministrate. Ben 2 milioni di dosi sono in magazzino, ferme, in attesa di essere somministrate - spiegano - Al netto delle scorte per la somministrazione della seconda dose è evidente che bisogna rivedere immediatamente la distribuzione delle dosi per accelerare la messa in sicurezza degli ultrasettantenni e delle fasce deboli".

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