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Vertenza nazionale, la Uil organizza una manifestazione regionale il prossimo 3 dicembre

Simeone: "Alle criticità del confronto con il governo, si aggiungono quelle consolidate dalla mancanza di un confronto concreto con l’esecutivo regionale"

Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato del segretario generale CST UIL Avellino Benevento, Luigi Simeone.

Il sindacato confederale prepara una serie di iniziative che culmineranno con una manifestazione Regionale il 3 dicembre a sostegno della “vertenza” nazionale a seguito degl’insufficienti riscontri da parte del governo e considerato il testo della Legge di Bilancio in fase di discussione in Parlamento. Bisogna attivare ogni forma di proposta e di protesta democratica per migliorare i contenuti del documento, al fine di affrontare e superare le criticità poste a sostegno dello sviluppo, del lavoro, dell’occupazione giovanile e per una riforma organica del sistema pensionistico che non cancelli diritti e non pregiudichi il futuro di quanti un lavoro “vero” ancora non l’ha mai avuto. In Regione Campania alle criticità del confronto con il governo, si aggiungono quelle consolidate dalla mancanza di un confronto concreto con l’esecutivo regionale, troppe le questioni neppure affrontate, e tante le preoccupazioni circa le azioni dramaticamente indispensabili e sconosciute circa la strategia della regione per il PNRR.

Tra queste spicca la indifferibilità e l’opportunità del riassetto del sistema della Assistenza Territoriale del Sistema Sanitario Nazionale, richiede l’attivazione immediata di un tavolo di confronto territoriale, anche alla luce del documento del Segreteria Tecnica del Ministero della Salute che affida a questo livello di competenza il ridisegno di un sistema che nel corso della pandemia ha mostrato tutti i suoi limiti, che ora possono essere superati con un protagonismo del territorio per essere poi sistematizzato dal governo regionale.

Recupero e ridisegno di Funzioni e standard organizzativi dei DISTRETTI, recupero dell’assistenza di prossimità con le CASE di COMUNITA’ (almeno una ogni 40.000 ab.); la figura dell’INFERMIERE di COMUNITA’ (uno ogni 200 ab.); gli OSPEDALI DI COMUNITA’ (uno ogni 50.000/100.000 ab.);

DISTRETTO di PREVENZIONE sicurezza sui luoghi di lavoro, ambientale, vigilanza e prevenzione malattie (piani vaccinali); TELEMEDICINA; ASSISTENZA DOMICILIARE, sono parte degli argomenti che vanno declinati e su cui è opportuno aprire un confronto con le competenze territoriali per non restare indietro a guardare se, come e quando la regione porrà la giusta attenzione ad un territorio sempre troppo lontano dagli “interessi” regionali.

La desertificazione industriale e demografica va affrontata a partire dalla giusta allocazione delle risorse del PNRR e non solo, dentro cui i servizi, infrastrutture, la salvaguardia dell’ambiente e il rilancio dell’occupazione sono i capitoli su cui costruire il modello di sviluppo Irpino, riprendere o meglio avviare un confronto con i soggetti attuatori e competenti per il rispettivo ambito di responsabilità non è più comprensibile e rinviabile.

Le iniziative unitarie territoriali, nell’ambito di quelle nazionali regionali costituiscono ancora una volta l’occasione per dare voce ad un territorio e chiamare alle proprie responsabilità quanti lo abbandonano solo per essere stati eletti a Napoli o a Roma.

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