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All’Innovation Village 2019 il progetto irpino "Possibile"

Il progetto prevede la realizzazione di biostimolanti delle categorie microrganismi benefici, enzimi di origine microbica ed eso-polisaccaridi secreti dai funghi della specie Trametes versicolor nel filtrato colturale

Il progetto "Possibile", premiato nel 2018 allo SMAU di Milano, sarà presentato all’Innovation Village 2019 in programma dal 4 al 6 aprile al Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa a Napoli.

Il progetto prevede la realizzazione di biostimolanti delle categorie microrganismi benefici, enzimi di origine microbica ed eso-polisaccaridi secreti dai funghi della specie Trametes versicolor nel filtrato colturale.

Il progetto di Ricerca sta realizzando formulati e protocolli per la produzione di nuovi biostimolanti e induttori di resistenza, basati su molecole bioattive e microrganismi benefici per l‘agricoltura biologica/Integrata e per una agricoltura circolare e sostenibile.

La richiesta impellente, da parte dei consumatori, di prodotti agroalimentari sempre più chimicamente e microbiologicamente sicuri, rende necessario la ricerca e lo sviluppo di nuovi formulati, capaci di avere un’azione benefica sulla pianta senza alterarne le funzioni fisiologiche. Negli ultimi anni, la comunità scientifica ha rivolto il suo interesse verso sostanze e microrganismi capaci di biostimolare le piante per migliorarne lo stato di salute generale e di indurre e rafforzare le normali reazioni di difesa verso agenti patogeni, senza però manifestazione di ipersensibilità e senza la presenza di residui nei frutti: una nuova agricoltura.

I biostimolanti, da differenziare rispetto a fertilizzanti e fitofarmaci, sono prodotti di natura organica, che, somministrati in piccole dosi, sono capaci di promuovere la crescita delle piante a partire dalla modifica dell’architettura radicale (aumento dello sviluppo delle radici e conseguente aumento dell’assorbimento di nutrienti), di favorire il superamento di stress indotto da fattori climatici, agenti patogeni, eccessivo utilizzo di fertilizzanti, variazione della salinità del suolo (Schmidt & Lui, 1993; Schmidt et al., 1999).

Capofila del progetto "Possibile" è la Oasis s.r.l Centro Ricerche & Sviluppo, PMI innovativa situata nel comune di Torre le Nocelle (AV) operante nel settore biotecnologico per l'industria agroalimentare, che si avvale della partnership del Dipartimento Agricoltura, Ambiente e Alimenti (DiAAA) dell’Università degli Studi del Molise e del Dipartimento di Biologia Ambientale dell’Università La Sapienza di Roma.  La responsabile scientifica è la dottoressa Michelina Ruocco dell’IPSP-CNR di Portici.

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