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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Terza ondata in arrivo, Gimbe: "Misure Governo non funzionano, solo danni economici"

Secondo il presidente Gimbe Nino Cartabellotta va rivisto il sistema delle Regioni «a colori»

"A quasi un anno dallo scoppio dell'epidemia non è più accettabile la (non) strategia basata sull'affannoso inseguimento del virus con l'estenuante alternanza di restrizioni e allentamenti che, di fatto, mantiene i servizi sanitari in costante sovraccarico, danneggia l'economia, produce danni alla salute delle persone e aumenta inesorabilmente il numero dei morti". 

Sono queste le dichiarazioni del presidente Gimbe (l'associazione Gruppo Italiano per la Medicina) Nino Cartabellotta, fortemente critico nei confronti delle misure anti-covid prese dal Governo Conte le quali hanno prodotto risultati poco incoraggianti. Dopo sei settimane di calo consecutive, i nuovi positivi sono passati da +90.117 a +114.132, solo nella settimana compresa tra il 29 dicembre e il 5 gennaio. Sono in crescita anche i decessi: altre 3.300 persone sono morte nella settimana a cavallo del nuovo anno, con un incremento del 3,6%. Sono quasi stabili, invece, gli attualmente positivi (569.161 rispetto a 568.728), anche se torna a crescere il numero dei pazienti in terapia intensiva, che sono passati da 2.549 a 2.569 (+0,8%).

Il quadro appare ancora più allarmante se si pensa che dal 23 dicembre al 5 gennaio, il numero dei tamponi in Italia si è ridotto del 20,9% (-464.284) rispetto alle due settimane precedenti.

Per il Presidente Gimbe "La terza ondata è alle porte" e si andrebbe ad accavallare con la seconda. Le curve infatti, cominciano a riflettere i progressivi allentamenti che hanno portato ad un'Italia tutta gialla, eccetto Campania (per propria scelta) e Abruzzo. L'eventuale impatto delle misure introdotte dal Decreto Natale sarà visibile solo dopo metà gennaio

"Le nostre analisi - spiega Cartabellotta - documentano che, a circa 5 settimane dal picco, il sistema delle Regioni a colori ha prodotto effetti moderati e in parte sovrastimati: i casi attualmente positivi per la netta riduzione di casi testati nel mese di dicembre, i ricoveri e le terapie intensive per gli oltre 20 mila decessi nelle 5 settimane di osservazione".

Per questo motivo "il sistema "a colori" per monitorare la situazione delle Regioni italiane utilizzato dal Governo è da rivedere perché sta dando risultati modesti a fronte di costi economici e sociali elevati".

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