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La grande beffa delle "vacanze" di Pasqua: sì ai viaggi ma solo verso l'estero

Intanto dall'Ue arriva il "Qr per le riaperture"

Nessun problema per i viaggi all'estero ma bloccati gli spostamenti in Italia. È sul piede di guerra tutto il sistema dell'ospitalità italiana fermo da mesi a causa del divieto di spostarsi da una regione ed è amaro il commento di Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi alla notizia delle nuove regole che sanciscono il via libera alle vacanze pasquali all'estero.

"Le persone vaccinate o con tampone negativo sono a basso rischio di contagio, questa logica deve essere applicata anche ai viaggi in Italia, così come alla possibilità di frequentare terme, impianti di risalita, riunioni, congressi e manifestazioni fieristiche" spiega Bocca che chiede che il Governo adotti con urgenza un provvedimento ad hoc.

Secondo il ragionamento di bocca occorre "liberare" chi può dotarsi di una certificazione di avvenuta vaccinazione oppure il semplice risultato negativo di un test molecolare o antigenico, effettuato per mezzo di tampone non oltre le quarantottore precedenti il viaggio. O ancora il risultato di un test sierologico che dimostri di essere guariti dalla malattia.

I viaggi all'estero per le vacanze di Pasqua

Dietro alle dichiarazioni al fulmicotone di Federalberghi c'è la constatazione non solo delle nuove regole di cui ha parlato proprio oggi il ministro della Salute Roberto Speranza circa la nuova certificazione per gli spostamenti (la green pass europea, ndr) ma anche lo scioglimento del nodo riguardante gli spostamenti verso l’estero per motivi turistici.

Cosa si può fare a Pasqua e cosa è vietato dal nuovo lockdown 

Se infatti anche alla luce del decreto legge emanato lo scorso 13 marzo 2021 (il cosiddetto Decreto Pasqua), i movimenti in ambito nazionale sono piuttosto limitati dai divieti, è possibile viaggiare oltre i confini italiani per motivi di turismo e pertanto ci si può spostare anche in zona arancione o rossa verso l’aeroporto presso cui prendere il proprio volo e viaggiare per turismo verso i cosiddetti paesi del Gruppo C, ovvero: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca (incluse le Isole Fær Øer e la Groenlandia), Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda,

Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna , Svezia, Ungheria, Islanda, Norvegia, Liechtenstein, Svizzera, Andorra e Principato di Monaco.

Resta ferma ovviamente la necessità di munirsi di un certificato di tampone negativo per il rientro in Italia effettuato nelle 48 ore antecedenti all’ingresso nel territorio italiano.

Il nuovo passaporto sanitario europeo

Intanto il commissario europeo al mercato interno, il francese Thierry Breton, in una trasmissione al Grand Jury Rtl-Le Figaro-Lci  ha presentato in anteprima una bozza del sistema di certificazione vaccinale che dovrebbe essere reso disponibile dal 15 giugno. 

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Thierry Breton mostra il passaporto vaccinale

Basato su un codice Qr da visualizzare su smartphone, il passaporto vaccinale indicherà "lo stato" dei singoli dal punto di vista pandemico, ad esempio "il tipo di vaccino somministrato, ma anche se si è stati contagiati dal coronavirus e superato l'infezione sviluppando gli anticorpi". Secondo Breton si potrà richiedere il documento per salire su un aereo o partecipare a manifestazioni, o entrare in luoghi pubblici ma senza che sia obbligatorio. In assenza di passaporto sarà richiesto un Covid test negativo.

Il sistema italiano a 2 colori e la lite in maggioranza

L'Italia si affaccia a questo contesto di riapertura con lo Stivale in 'rosso e arancione' prima di blindarsi in un'unica area rossa per contrastare il rischio contagio connesso agli assembramenti e incontri tipici del weekend di Pasqua. Se il primo decreto Covid del governo Draghi aveva unito tutta la maggioranza vista la difficile situazione pandemica, ora perà la Lega punta i piedi contro il possibile prolungamento delle restrizioni fino a fine aprile. 

Se il leader Matteo Salvini con un videomessaggio rilanciato via Twitter conferma l'appoggio al presidente del Consiglio Mario Draghi, chiede un piano di riaperture: "Salute e lavoro possono, anzi devono camminare insieme". Ancora più duro nel suo ruolo di guastatore il deputato leghista Claudio Borghi che in un'intervista a La Repubblica invita il proprio partito a votare contro il decreto se non prevede aperture nelle regioni con i contagi 'sotto controllo. 

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