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Sifus Confali: "Le calamità naturali non possono essere gestite come eventi isolati e improvvisi"

"Mentre i morti di Ischia riempiono ancora le pagine dei giornali il Governo Meloni fa orecchie da mercante"

Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota della Sifus Confali

Il territorio italiano è coinvolto per il 94% da frane, alluvioni, smottamenti ed erosioni costiere. Mentre i morti di Ischia riempiono ancora le pagine dei giornali il Governo Meloni fa orecchie da mercante circa l'inserimento di risorse importanti nella legge finanziaria finalizzate a mettere in sicurezza il territorio.
Anche questo Governo non vuole comprendere - ha dichiarato Maurizio Grosso Segretario Generale del Sifus - che le calamità naturali non possono essere gestite come eventi isolati e improvvisi, a maggior ragione oggi con l'intensificarsi dei cambiamenti climatici,  poiché possono essere anticipati e quindi evitati attraverso il finanziamento dell' uso di strumenti di prevenzione come la carta geologica d'Italia e la realizzazione di opere di una seria manutenzione preventiva del territorio.
Le poche risorse messe a disposizione dai Governi precedenti per la messa in sicurezza delle zone più esposte al rischio e per la mitigazione del pericolo idrogeologico - ha continuato Grosso -  sono state utilizzate male poiché nulla è stato fatto in concreto: si è continuato a costruire senza tenere conto degli elevati valori di pericolosità da frana che caratterizzano alcune aree del paese e, sopratutto, non si è  fatta ne manutenzione del territorio e del patrimonio boschivo, ne pulizia e reggimentazione dei fiumi e  dei corsi acqua, ne assestamento e consolidamento idrogeologico del  territorio.
Il Governo Meloni se vuole continuare a puntare sull'emergenza anziché sulla prevenzione - ha concluso Grosso - obblighi almeno le Regioni a farlo attraverso l'utilizzo a tempo indeterminato degli operai forestali, dei consorzi di bonifica, della Saaap e dell'Esa.

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