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Sabato, 20 Aprile 2024
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Sergio Costa: "L'acqua deve rimanere alla provincia che la produce"

Presentato il Comitato che, in Irpinia, dovrebbe sorvegliare l’uso delle acque, di cui il territorio è ricco, pur risentendo di forti carenze di distribuzione a causa di una rete di condotte molto carente e bisognosa di continui interventi di manutenzione

Ad Avellino, nella giornata di oggi, ha avuto luogo un incontro per la presentazione del Comitato che, in Irpinia, dovrebbe sorvegliare l’uso delle acque, di cui il territorio è ricco, pur risentendo di forti carenze di distribuzione a causa di una rete di condotte molto carente e bisognosa di continui interventi di manutenzione. “Il punto focale è che la provincia di  Avellino regala acqua. Fortunatamente, dal punto di vista geologico, ne ha veramente tanta”, afferma Sergio Costa, ex Ministro dell'Ambiente e Comandante Generale dei Carabinieri Forestali. “Io ritengo che l’acqua prodotta in una provincia debba rimanere all’interno della provincia. Ovviamente, per un principio di solidarietà, quella prodotto in eccesso può essere distribuita anche ad altri. Noi del M5S, come scritto nel programma, vogliamo che l’acqua sia un bene comune. Una realtà come quella avellinese ne deve godere e anche senza fare affari”.

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Sergio Costa, poi, non nasconde il proprio ottimismo per questa tornata elettorale: “Io sono convinto che il M5S farà la sua parte. Noi parliamo ai precari e a tutti coloro che si trovano in difficoltà economica e a cui non pensa nessuno. Il 40% degli italiani è composta da “nuovi poveri”, persone che non si sentono rappresentati. Noi siamo pronti ad ascoltarli. Per quanto riguarda le energie rinnovabili, noi stiamo affrontando un’emergenza. Vogliamo parlare di bilancio in deficit? Mi sembra giunto il momento di puntare sulle rinnovabili, anche perché sono le uniche risorse cui disponiamo. Potremmo fare tante altre cose e, finalmente, senza inquinare”.

Troncone: "Nessun accordo tra Campania e Puglia, è solo una balla" 

“Partendo dallo pseudo-accordo di questa mattina, mi sento di dire che si tratta soltanto di una balla colossale; stiamo parlando, davvero, di fritture di pesce promesse ai sindaci”, dichiara l’Ing. Gerardo Troncone, coordinatore del Comitato per la Salvaguardia del Patrimonio Idrogeologico dell'Irpinia. “Questa è una non-notizia basata sul nulla. Noi dobbiamo salvaguardare il patrimonio idro-geologico; aggredito violentemente. Noi abbiamo delle autentiche fogne a cielo aperto. Noi lanciamo un grido d’allarme e qualcuno deve accertare le responsabilità e trovare le soluzioni. L’Alto Calore, malgrado le difficoltà, ha tenuto in piedi il servizio e, adesso, rischia di essere chiusa”.  

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