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Scuole, Confapi: no a chiusura paritarie come in tutte le zone gialle

I firmatari dell’appello si rivolgono pertanto alla sensibilità del Presidente della Regione Campania perché si adotti con la didattica in presenza nelle scuole che riguardano i bambini più piccoli e bisognosi di socialità

Confapi – Scuole paritarie della Campania, nella persona del suo presidente dr.ssa Valentina Ercolino – e le organizzazioni del Sic, Confcooperative Campania, Filins, Educando consorzio scuole paritarie, Fondazione Romano Guardini, Cdo Opere educative, hanno sottoscritto un appello al Governatore della Campania, on. Vincenzo de Luca, per scongiurare il completo blackout della categoria Scuole paritarie e private dell’infanzia, primarie e secondarie I e II grado, Asili Nido e servizi per l’infanzia privati.Con l’ Ordinanza n. 86 del 30 ottobre 2020 e 89 del 5 novembre 2020, la Regione Campania ha infatti interrotto la didattica in presenza.

Il DPCM del 4 novembre 2020, nel classificare come Zona Gialla la nostra Regione, ha tuttavia autorizzato la didattica in presenza a partire dagli Asili nido, scuole dell’ infanzia, primarie fino ad arrivare alle scuole secondarie di I grado: provvedimento esteso finanche alle zone Rosse del territorio nazionale.

I firmatari dell’appello si rivolgono pertanto alla sensibilità del Presidente della Regione Campania perché si adotti con la didattica in presenza nelle scuole che riguardano i bambini più piccoli e bisognosi di socialità, un provvedimento che renda coerente anche in Campania quanto stabilito per tutto il resto del territorio nazionale.

È  doveroso garantire alle realtà professionali di questo settore, sicurezza e linearità per continuare a farle essere parte integrante di un sistema economico e sociale che contribuisce allo sviluppo della Regione ed è parte del sistema integrato nazionale.

Fanno presente che, a partire proprio dalle scuole dell’infanzia, settimanalmente il MIUR richiede a tutte le strutture pubbliche statali e paritarie, la rilevazione dei dati sull’andamento epidemiologico Covid-19, proprio allo scopo di monitorare la situazione dei contagi in modo ben definito a livello regionale e nazionale sanitario: c’è dunque certezza di dati e della capacità di monitorarli costantemente. In riferimento alla Regione Campania, le Organizzazioni firmatarie evidenziano che, la situazione preoccupante concerne invece il tasso dei contagi causati dalla carenza del trasporto pubblico nel garantire le distanze di sicurezza.

Essi pertanto richiedono al Presidente on. De Luca, alla Giunta Regionale e all’Assessore alle politiche giovanili e sociali di avviare, nell’interesse congiunto di tutti i bambini, le famiglie e gli operatori delle strutture firmatarie, l’attività in presenza nelle scuole private e paritarie della Campania essendo un pubblico servizio, compresi gli asili nidi per non lasciare indietro nessuno. La DaD ha evidenziato grandi criticità e limiti, non è possibile considerarla “didattica”, doveva essere uno strumento da utilizzare all’occorrenza, è opportuno ricordare i soggetti fragili colpiti dal lungo confinamento domestico e i bambini disagiati che, soprattutto nelle periferie, vivono situazioni indescrivibili all’interno delle mura domestiche. La scuola è socialità, è uno sguardo ed un volano per i tanti diversamente abili e o autistici che interagiscono nel gruppo classe abbattendo dei confini dettati inevitabilmente dalle loro condizioni.

Con spirito costruttivo e collaborativo, il comune obiettivo è individuare ogni soluzione utile per convivere con il virus, fino a quando non si giungerà alla vaccinazione di massa.

Le Organizzazioni firmatarie ritengono che questo momento sia indifferibile per supportare le imprese del settore, pianificando la didattica in presenza per scongiurarne la chiusura con la conseguente perdita di tanti qualificati posti di lavoro e di un essenziale servizio pubblico per la comunità, non avendo il Governo chiuso le scuole, non è stato neanche previsto alcuna forma di ristoro o di indennizzo rispetto al fermo della didattica in presenza nella regione Campania che, a partire da metà ottobre fino al 14 novembre 2020, è sospesa.

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