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Il rifugio Canadese distrutto, Nigro: "Una mano stupida e cattiva"

Il sindaco di Bagnoli: "Lo ricostruiremo più bello di prima"

Hanno fatto il giro dei social le foto che attestano la distruzione del rifugio Canadese.

La celebre struttura situata in vetta al Rajamagra non c'è più e, dopo lo sconcerto delle associazioni che operano per promuovere l'area del Laceno, non è mancata la risposta del sindaco Filippo Nigro.

"Una brutta notizia: la "Canadese ", caratteristico rifugio in vetta al Rajamagra, non esiste più.  Le immagini sono eloquenti. Distrutta, bruciata da una mano stupida e cattiva che in tal modo, forse, ha dato sfogo al proprio istinto deficiente. E' chiaro che si tratta di un atto vandalico, ogni altra ipotesi è pura idiozia. Un atto per il quale sarà sporta regolare denuncia, nella speranza che gli autori di tale gesto si trovino quanto prima a fare i conti con la giustizia. Da parte nostra, crediamo che la migliore risposta che si possa dare è che la " Canadese" sarà ricostruita più bella e più accogliente di prima".

Prima della fascia tricolore l'associazione Laceno.net aveva lanciato un appello a tutte le associazioni che operano sul Laceno chiedendo di contribuire alla ricostruzione del rifugio.

"Carissimi amici, questa notizia ci ha davvero lasciato senza parole e con un dolore e una rabbia nel cuore. Tuttavia, crediamo fortemente che "versare lacrime" sia inutile e che se abbiamo a cuore questa realtà dobbiamo rimboccarci le maniche e renderci operativi e vicini al Laceno. Se ci fosse una sola possibilità di poter contribuire alla realizzazione e alla ricostruzione del Rifugio Canadese dobbiamo impegnarci, da appassionati e da operatori. Chiediamo all'amministrazione comunale di Bagnoli Irpino di poter discutere su possibilità, autorizzazioni e modalità per poter procedere insieme al ripristino.

Noi come amanti di questa località siamo pronti economicamente e mediaticamente a fare la nostra parte. Sono pronti anche tanti appassionati che in queste ora ci stanno scrivendo. Mi rivolgo anche a tutte le associazioni di trekking e agli operatori, di poter lavorare insieme per questo obiettivo e di poterci incontrare per sviscerare l'argomento insieme a tutti coloro che vorranno.

Amiamo tutti il Laceno e in questo caso sarebbe ora di gettare via inutili incomprensioni e "ostilità " e stringerci intorno alla nostra grande passione. Proviamoci!".

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