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Riaperture 26 aprile, 12 regioni verso la gialla: la situazione della Campania

In Campania il rapporto positivi/tamponi è al 13,4%: ancora troppo alto

Ristoranti, bar, palestre, musei, spiagge, spostamenti spettacoli potrebbero vedere la luce progressivamente a partire dal 26 aprile. È questa la data da cerchiare sul calendario per le regioni con un indice di contagio da zona gialla rafforzata. 

Le regioni che possono sperare nelle riaperture del 26 aprile 

L'agenzia di stampa Ansa ha scritto ieri che stando ai dati attuali, sono 11 - Abruzzo, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Umbria e Veneto - oltre alle province di Trento e Bolzano a puntare alla zona gialla, avendo un Rt nel valore inferiore sotto l'1 e un rischio basso o moderato, compatibile con uno 'scenario 1'. In zona arancione sarebbero invece Calabria e Sicilia mentre Basilicata, Campania e Toscana sono a rischio: hanno un Rt molto vicino a 1 e un'incidenza sopra 200. Niente da fare per Puglia, Sardegna e Valle d'Aosta: hanno ancora numeri da rosso e per loro si parlerà di riaperture non prima di maggio.  Repubblica invece scrive che secondo i dati da lunedì 12 a domenica 18 e anche quelli dei sette giorni precedenti ci sono 100mila casi alla settimana e gli  attualmente positivi effettivamente diagnosticati sono oltre 490mila. E questo, secondo le stime degli esperti (ne ha parlato anche Massimo Galli la settimana scorsa) rappresenterebbe solo la metà delle persone effettivamente infette. Questo perché attualmente l'epidemia ha un andamento diverso da Nord a Sud. Nel meridione ci sono Campania e Sicilia che vedono crescere i contagi del 19% e del 15% nell'ultima settimana, passando rispettivamente da  da 11.214 a 13.375 e da 7.831 a 9.032. Anche la Calabria cresce a doppia cifra (+19%), mentre la Puglia ha un andamento meno tumultuoso (+4%), la Basilicata è al +10%, la Sardegna al +14% e il Molise, che però ha pochi casi, cresce dell'82%. 

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Campania rapporto tamponi/positivi al 13,4%

La Campania ha ancora una situazione epidemiologica molto a rischio che la colloca prima per numero di contagi. L’incidenza, che fa entrare in zona rossa avviene quando questi è superiore ai 250 casi settimanali per 100mila abitanti e al momento, cioè dopo quattro giorni su sette, è alta in Campania, che ieri è passata in arancione. Si vedrà nei prossimi giorni se questa Regione tornerà o meno nell'area con più restrizioni.

Intanto il bollettino di ieri segna 29 morti in 48 ore e un rapporto positivi/tamponi al 13,4%. I nuovi positivi in Campania sono 1.334 su 9.934 tamponi molecolari. 

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