Riapertura delle pizzerie, Il Testone: "Disposti a stare chiusi anche fino a giugno"
La protesta dei proprietari
"Siamo letteralmente disgustati per questa 'fantomatica prova di apertura', motivo per il quale abbiamo deciso di evitare questo suicidio economico e restare chiusi almeno fino a metà maggio, ma forse anche inizio giugno se ce ne sarà bisogno". E' questo il grido di protesta de "Il Testone Pizza Store": il ristorante di Corso Umberto I ha criticato aspramente la proposta di istituire una prova di riapertura di bar e pizzerie nel corso della prossima settimana.
Il Testone: "Ancora oggi abbiamo paura per la nostra incolumità"
Ecco le parole dei proprietari del locale: "Ci chiamano pazzi, io ritengo che siamo coscienziosi. Resteremo per nostra scelta spettatori di questo palcoscenico di aperture dal quale sono quasi certa che emergeranno nuovi contagi (considerando che gia solo questa mattina si parla di 9 nuovi contagiati ad Avellino). Parliamo in veste di titolari della nostra attività (pizzeria) ovviamente, non a nome di tutti perché ognuno fa come gli pare. Noi ad oggi ancora abbiamo paura sia per la nostra incolumità che per il rapporto spese-guadagni che ci troveremo ad affrontare qualora aprissimo la saracinesca. Cio che mi dispiace è che molti non hanno capito che lo stato in questo modo ci sta dando lo "zuccherino" per farci stare zitti e buoni ma chi ne pagherà le spese saremo sempre e solo noi. Le misure concesse per far sì che io apra sono ridicole. Dalle ore 16:00 alle 22:00? Ma di cosa stiamo parlando? Vorrei chiedere a chi ci governa se a casa loro si usa ordinare la pizza tra le 4 e le 7 del pomeriggio.In parole povere è un modo come un altro per far scendere tutti a lavoro così da cessare le cassa integrazione ai dipendenti e lasciare nella m**** noi titolari. Chiedo scusa alla nostra clientela (molti probabilmente non capiranno) ma noi riapriremo nel momento in cui alla consegna verrà affiancato anche l'asporto. Ad oggi non ci sono le condizioni per aprire".