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Progetto Dogana di Avellino, Cipriano: "Nessun passaggio istituzionale in Aula e nelle Commissioni"

Il consigliere comunale ha richiesto la convocazione urgente di un consiglio monotematico

Dogana di Avellino. A seguito della presentazione del progetto di restauro dell'antico edificio, situato nel centro storico del capoluogo irpino, da parte dell'architetto Giovanni Multari alla comunità avellinese, il consigliere comunale Luca Cipriano informa di aver richiesto, unitamente ai colleghi di Opposizione, la convocazione urgente di un Consiglio monotematico

"Nessun passaggio istituzionale in Aula e nelle Commissioni è stato fatto sul progetto" afferma il consigliere comunale che sulla pagina Facebook spiega i motivi per cui, secondo il suo parere, il progetto andrebbe migliorato.

"Finalmente c’è qualcosa di concreto, un incarico operativo e un progetto da realizzare. I finanziamenti regionali ci sono, bisogna andare avanti spediti e fare presto. Il restauro si deve fare, Avellino deve ritrovare la sua storica Dogana. Il punto a cui siamo oggi arriva all’esito di un lunghissimo e faticoso processo durato anni ed anni, processo a cui in tanti hanno contribuito. Festa raccoglie i frutti di questo percorso che ha visto tanti di noi in prima linea, nelle Istituzioni e non solo. Grazie ad un corale sforzo d‘amore verso la Dogana finalmente oggi si entra nella fase operativa".

"Le cattive notizie. Il progetto presenta almeno 3 grandi problematiche. Andando oltre le solite chiacchiere vuote che si scrivono troppo spesso nei progetti, emerge inequivocabilmente che non c’è una funzione vera per la nuova Dogana. Come vedete dalle immagini si restaura una grande sala vuota e nulla più - sostiene - non ci siamo. Il restauro deve essere funzionale al progetto, alle funzioni che la sala dovrà ospitare. Il rischio “scatola vuota” è altissimo. La terrazza calpestabile è solo una bella suggestione e nulla più. Perché una persona dovrebbe andare a camminare sulla terrazza? Per fare cosa? Con quale stimolo? Per rendere la terrazza appetibile e interessante serve anche lì avere una funzione".

"Un bar ricercato, un ristorante d’eccellenza, uno spazio eventi, un giardino pensile o mille altre cose… che però vanno pensate e progettate adesso - aggiunge - dopo sarà solo una spianata vuota nel cuore della città. Nessum accenno a chi e come si gestirà la Dogana. Chi pagherà le utenze, le manutenzioni? Chi la terra’ aperta e funzionante tutto l’anno? Abbiamo decine di esempi nella nostra città di edifici del Comune restaurati ed abbandonati al proprio destino (Eliseo, Casina, Villa Amendola, Centro congressi del Teatro, Victor Hugo, Centro sociale etc). Stiamo per restaurare l’ennesima scatola vuota! Su questo, e molto altro, sono pronto ad aprire una discussione e offrire un contributo (se sarà accolto) per fare presto e bene" conclude.

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