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Report Iss, le regioni che sperano di passare in arancione: la situazione della Campania

In Campania cala la curva dei contagi, ma solo dal 26 marzo potrebbe sperare in un cambio colore

Dopo l'ordinanza del 15 marzo e il decreto legge di Mario Draghi la zona gialla è scomparsa dalla cartina dell'Italia (la Sardegna è in bianco) perché precauzionalmente anche le regioni che hanno numeri del contagio meno preoccupanti sono in arancione. Il sito del governo ricorda che il decreto-legge 13 marzo 2021, n. 30 e il dpcm 2 marzo 2021 hanno disposto l’applicazione di misure restrittive per il contenimento del contagio da COVID-19. 

Quindi dal 15 marzo al 2 aprile 2021 e nella giornata del 6 aprile 2021, in tutte le zone gialle si applicano le disposizioni previste per le zone arancioni (articolo 1, comma 1, del decreto-legge 13 marzo 2021, n. 30).

 Il 3, 4 e 5 aprile 2021, su tutto il territorio nazionale (tranne che nelle zone bianche), si applicheranno le restrizioni previste per le zone rosse. Da lunedì 15 marzo 2021 in base alle ordinanze del Ministero della Salute del 5 marzo 2021, del 12 marzo 2021, del 13 marzo 2021 e del 27 febbraio 2021, sono ricomprese:

  • in zona bianca: Sardegna;
  • in zona gialla: Calabria, Liguria, Sicilia, Valle d’Aosta;
  • in zona arancione: Abruzzo, Basilicata, Toscana, Provincia Autonoma di Bolzano, Umbria;
  • in zona rossa: Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Provincia di Trento, Puglia, e Veneto.

L'agenzia di stampa Ansa ricorda che qualsiasi siano i risultati del prossimo monitoraggio e le eventuali ordinanze firmate dal ministro Roberto Speranza, in tanti confidano già nei dati del report che sarà pubblicato invece la prossima settimana, il prossimo 26 marzo.

Possibili nuovi scenari dal 26 marzo 

Dal 26 marzo potrebbe aprirsi per diversi territori la possibilità di andare in arancione e di essere quindi sottoposti a minori restrizioni nella prima metà della settimana di Pasqua, fino al 2 aprile. Intanto, in attesa del picco - previsto entro fine mese - dall'inizio di questa settimana sono state registrate 1.710 vittime e i dati dell'ultimo bollettino della Protezione Civile parlano di 24.935 contagiati in 24 ore mentre il tasso di positività è del 7%, in aumento di 0,8 punti (353.737 i tamponi molecolari). Sono 3.333 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, 16 in più nel saldo tra entrate e uscite, mentre gli ingressi giornalieri in rianimazione sono 249. Nei reparti ordinari sono invece ricoverate 26.694 persone, con un incremento di 177 unità.

Per questo l'unica regione che spera di passare dalla zona rossa a quella arancione è il Molise, mentre Toscana, Valle d'Aosta e Calabria sono a rischio zona rossa. In Valle d'Aosta però i numeri dicono che la situazione è peggiorata soltanto questa settimana e quindi i dati non dovrebbero fare parte del report #44 dell'Iss che deciderà i colori dei territori. In ogni caso il dato dell'incidenza e il parametro dei 250 casi settimanali ogni mille abitanti è ancora rispettato anche se l'indice di contagio Rt è sopra 1,5. La regione potrebbe finire lo stesso in zona rossa su sua richiesta e con il consenso di Speranza come è successo ad altri territori. In Toscana invece rischiano la zona rossa a livello provinciale, oltre a Pistoia e Prato, Arezzo e Grosseto. In ogni caso il governatore Giani dice che l'aumento del contagio "ce lo aspettavamo: siamo a 246 contagi su 100mila abitanti quindi sotto la soglia di 250, la Toscana quindi può pensare, ragionevolmente, di rimanere in zona arancione anche per la settimana prossima".

Le regioni che potrebbero essere (relativamente) libere a Pasqua

Campania e Molise sono invece in zona rossa da due settimane e quindi, secondo le regole, in teoria potrebbero tornare in zona arancione. Tra le due chi vede un abbassamento dei contagi è il Molise ma la percentuale di occupazione delle terapie intensive nella regione è del 44% contro il 37% della media nazionale. La Sardegna dovrebbe restare zona bianca anche se ha numeri in lieve peggioramento. Intanto il tasso di positività, cioè il rapporto tra positivi e tamponi, è oggi al 7%. La Fondazione Gimbe in occasione del monitoraggio settimanale nota che sono in aumento tutte le cifre riferite alla settimana 10-16 marzo: nuovi casi +8,3%, ricoverati con sintomi +16,5% e in terapia intensiva +18,1%. In un mese è quasi raddoppiato il numero medio dei nuovi ingressi giornalieri in terapia intensiva. Rispetto alla settimana precedente, si registrano le seguenti variazioni:

  • Decessi: 2.191 (+12,9%)
  • Terapia intensiva: +429 (+18,4%)
  • Ricoverati con sintomi: +2.823 (+14,4%)
  • Isolamento domiciliare: +44.635 (10,9%)
  • Nuovi casi: 145.659 (+18,2%)
  • Casi attualmente positivi: +47.887 (+11,1%)

"Da tre settimane consecutive – afferma Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione GIMBE – si registra il progressivo incremento dei nuovi casi con inversione di tendenza di tutte le curve, che conferma l’inizio della terza ondata". Rispetto alla settimana precedente, in 15 Regioni aumentano i casi attualmente positivi per 100.000 abitanti e in 15 si registra un incremento percentuale dei nuovi casi. Intanto il Lazio, fa sapere oggi il Messaggero, migliora e potrebbe tornare in zona arancione a partire dal 29 marzo.

Ultimo bollettino in Campania

Sono 2.507, di cui 619 sintomatici, i nuovi contagi Covid in Campania su 26.207 test processati.  Dati in calo rispetto a mercoledì, così come il tasso di incidenza che risulta del 9,56% contro l'11,9% di 24 ore fa.

Nel bollettino giornaliero dell'Unità di crisi si segnalano 13 vittime e 1.298 guariti. In miglioramento rispetto al giorno prima la situazione ospedaliera per quanto riguarda i posti occupati in terapia intensiva (153); in aumento quelli di degenza, 1.562. 

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