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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Aggiornamento Ecdc: ecco i colori delle regioni italiane

La nuova mappa Ecdc che serve come 'bussola' di riferimento per le restrizioni di viaggio tra i Paesi Ue

L'Italia è sempre più rossa. Sono solo 3 le regioni che restano ancora in zona gialla secondo la mappa del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, Ecdc, che fotografa la situazione Covid in Europa. Si tratta di una mappa aggiornata ogni giovedì sulla base dei dati ricevuti dai singoli Stati fino e riguarda le restrizioni da imporre sulla libera circolazione dei cittadini nell'Ue. In sostanza i colori delle zone a rischio simulano l'applicazione della raccomandazione sulle restrizioni di viaggio interne all'Unione europea, resta però prerogativa dei singoli Stati decidere quali regole applicare per i viaggiatori. Le aree della mappa Ecdc dunque non corrispondono alle zone a colori italiane. 

Nell'ultimo aggiornamento settimanale, mantengono il colore che indica un rischio intermedio, cioè il giallo, solo Puglia, Molise e Sardegna. Tutte le altre regioni sono in rosso. Con alcuni territori in rosso scuro: Valle d'Aosta, provincia autonoma di Bolzano, Veneto e Friuli Venezia Giulia, catalogate nella fascia di rischio massimo.

la mappa ecdc del 16 dicembre-2

I Paesi Ue sempre più in rosso scuro

Negli altri Paesi Ue va peggio che da noi. Com'è evidente dalla mappa Francia, Germania e Polonia sono tutte in rosso scuro, così come diversi altri Stati dell'Europa centro-orientale. Tutto ciò mentre la variante omicron si fa strada. Tra il 14 e il 15 dicembre, altri 502 casi del nuovo ceppo sono stati confermati nell'Unione europea e nello Spazio economico europeo (Ue/See), per un totale complessivo di 2.629, secondo l'ultimo aggiornamento diffuso dall'Ecdc, Se il dato più alto è quello segnalato dalla Norvegia (1.498), avendo questo Paese deciso ora di considerare confermati anche i casi probabili di Omicron, l'Italia è ferma invece a quota 27 da un po' di giorni. 

Come leggere la mappa colori dell'Ecdc

Come spiegavamo sopra, la mappa simula l'applicazione delle restrizioni di viaggio interne all'Ue. Si tratta però di raccomandazioni, e non di obblighi, il cui obiettivo è far sì che il virus circoli il meno possibile tra i vari Paesi dell'Unione. Per chi proviene da una regione in "rosso scuro" gli Stati membri dovrebbero richiedere di effettuare un tampone prima dell'arrivo e trascorrere un periodo di quarantena. Si tratta di raccomandazioni e non di misure restrittive imposte dai governi.

I colori della mappa Ecdc assumono una notevole importanza per le eventuali limitazioni alla circolazione che ogni singolo Stato membro potrebbe comunque adottare, pur con il green pass in vigore. La Commissione ha infatti proposto che i singoli Stati che dovessero decidere di introdurre limitazioni a prescindere dal green pass, a fronte di particolari situazioni sanitarie, dovrebbero farlo in base ai colori della mappa Ecdc e in particolare prevedendo eventualmente che:

  • se si proviene dalle zone verdi: nessuna limitazione;
  • se si proviene dalle zone arancioni: possibile obbligo di test preliminare alla partenza (antigenico rapido o Pcr);
  • se si proviene dalle zone rosse: possibile obbligo di quarantena in mancanza di test preliminare alla partenza (antigenico rapido o Pcr);
  • se si proviene dalle zone rosso scuro: viaggi non essenziali da scoraggiare fortemente; test e quarantena ancora obbligatori.

Le aree della mappa Ecdc non corrispondono alle fasce a colori italiane, ma sono così contrassegnate:

  • Verde: se il tasso di notifica a 14 giorni è inferiore a 50 e il tasso di positività al test è inferiore al 4%; o se il tasso di notifica a 14 giorni è inferiore a 75 e il tasso di positività al test inferiore all'1%;
  • Arancione: se il tasso di notifica a 14 giorni è inferiore a 50 e il tasso di positività al test è pari o superiore al 4%; o il tasso di notifica a 14 giorni è pari o superiore a 50 e inferiore a 75 e il tasso di positività al test è pari o superiore all'1%; o il tasso di notifica a 14 giorni è compreso tra 75 e 200 e il tasso di positività al test è inferiore al 4%;
  • Rosso: se il tasso di notifica cumulativo di casi di 14 giorni varia da 75 a 200 e il tasso di positività al test dei test per l'infezione da Covid-19 è del 4% o più, o se il tasso di notifica cumulativo dei casi di 14 giorni è superiore a 200 ma inferiore a 500;
  • Rosso scuro: se il tasso di notifica cumulativo dei casi Covid-19 di 14 giorni è 500 o più.

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