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Psicosi Astrazeneca, in Campania uno su tre rinuncia

Si presentano all'appuntamento per la somministrazione, ma poi pretendono Pfizer e dal momento che non è possibile rinunciano

L'uso del vaccino AstraZeneca è raccomandato in via preferenziale alle persone con più di 60 anni. È quanto deciso dal ministero della Salute sulle indicazioni del Comitato tecnico scientifico dopo la decisione presa oggi dall'Ema. Nonostante sia consigliato un uso preferenziale per gli over 60, il vaccino AstraZeneca resta utilizzabile in tutte le fasce di età della popolazione sopra i 18 anni come spiegato dal direttore generale dell'Aifa, Nicola Magrini. Così come il presidente del Consiglio superiore di Sanità e coordinatore del Comitato tecnico-scientifico, Franco Locatelli, ha chiarito che "non ci sono motivi per sconsigliare la somministrazione di AstraZeneca per coloro che hanno già ricevuto la prima dose".Tuttavia le incertezze e i dubbi che da troppo tempo ruotano intorno a questo vaccino pesano sulle scelte degli italiani che già da tempo, specie in Campania di sono mostrati titubanti al siero anti-Covid a causa dei possibili effetti collaterali.

In Campania fioccano le rinunce 

In Campania, riferisce il Fatto Quotidiano, una persona su tre rifiuta di essere vaccinata con AstraZeneca. Tutti si presentano all’appuntamento per la somministrazione ma poi pretendono Pfizer – spiegano dallo staff del presidente Vincenzo De Luca – E dal momento che non è possibile rinunciano”.

Cosa succede adesso? 

Intanto alla luce dei nuovi risvolti da oggi si partirà con le prenotazioni dedicate ai 60-79enni delle somministrazioni del vaccino Vaxzevria (AstraZeneca) mentre restano da rimodulare le vaccinazioni del personale scolastico, forze armate e forze di polizia, le categorie prioritarie alle quali finora è stato riservato Astrazeneca. Senza contare il rischio di avere vaccini che non verranno inoculati perché vi sarà chi sarà giustamente impaurito da questi cambi in corsa.

Per evitare che le dosi restino nei frigoriferi la soluzione individuata da Figliuolo è di somministrare Astrazeneca fin dalle prossime ore alle circa 13 milioni di persone della categoria 60-79 anni: si tratta di 13,6 milioni di persone, delle quali oltre 2,2 milioni hanno già ricevuto la prima dose. 

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