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Quanto siamo protetti dalla variante Delta con la vaccinazione completa

Ecdc ed Ema hanno confermato che i vaccini prevengono la malattia grave e la morte causata da Sars-CoV-2, varianti incluse

L'Agenzia europea per i medicinali (Ema) e il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) hanno dichiarato tramite un comunicato ufficiale che "la vaccinazione completa offre un grande livello di protezione contro la malattia grave e la morte causata dal virus Sars-CoV-2, incluse le sue varianti, come la Delta", la mutazione ex indiana più contagiosa e virulenta. L'Ema e l'Ecdc hanno invitato la popolazione a continuare a rispettare le misure di sicurezza come il distanziamento sociale e l'utilizzo delle mascherine. Anche chi ha già ricevuto la vaccinazione completa dovrebbe continuare a seguire queste precauzioni, almeno fino a quando non sarà stato immunizzato un numero maggiore di persone.

"Il rischio non è alle spalle", ha dichiarato Mike Catchpole, chief scientist dell'Ecdc: "Stiamo vedendo un aumento del numero di casi in Ue e il vaccino rimane l'opzione migliore possibile per evitare un aumento dei casi gravi e dei morti". Le due agenzie hanno poi parlato anche della possibile contagiosità dei vaccinati: "Anche se l'efficacia dei vaccini è molto alta, nessuno è protetto al 100%. Un numero limitato di infezioni in chi ha concluso il ciclo è atteso. Tuttavia il vaccino può prevenire la malattia grave".

L'Ema e l'Ecdc hanno anche parlato della possibilità di ridurre l'intervallo tra le dosi per i soggetti fragili che non hanno ancora ricevuto il vaccino: "Con la campagna vaccinale che prende piede in Europa, potrebbe essere consigliabile in alcuni casi prendere in considerazione una riduzione dell'intervallo tra la prima e la seconda dose, nei limiti definiti dall'autorizzazione, in particolare per le persone a rischio di Covid-19 grave che non hanno completato il ciclo vaccinale".

Nel frattempo, l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha rivolto un appello a posticipare la terza dose del vaccino anti covid "almeno fino alla fine di settembre", così da consentire l'immunizzazione "di almeno il 10% della popolazione di ogni Paese del mondo".

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