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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Da lunedì prime regioni in zona bianca: quando sarà il turno della Campania?

I numeri dell’ultima settimana lasciano finalmente intravedere una luce in fondo al tunnel

Il 31 maggio Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna saranno le prime tre regione ad approdare in zona bianca, la fascia di rischio più ambita perché prevede pochissime restrizioni.

Ma se il trend dei contagi continua a calare, entro metà giugno potrebbero essere 12-13 le regioni italiane promosse in fascia bianca. Infatti i numeri dell’ultima settimana sono rassicuranti e lasciano finalmente intravedere una luce in fondo al tunnel.

Le regioni in pole per la zona bianca

In Campania cala costantemente il numero di positivi e si svuotano gli ospedali. Per questo la Regione spera di passare al più presto in zona bianca. Alcuni sperano che ci possa essere un cambio già dal 31 maggio, ma servono tre monitoraggi consecutivi con meno di 50 casi settimanali ogni 100mila abitanti per il passaggio in zona bianca.

Quindi il prossimo report della Cabina di regia sull'andamento epidemiologico, atteso venerdì 28 maggio, certificherà che Friuli Venezia Giulia, Sardegna e Molise, taglieranno l'ambito traguardo lunedì 31 maggio. Se i dati restano questi, invece il 7 giugno dovrebbero toccare ad Abruzzo, Veneto, Liguria e Umbria, che questa settimana sono alla seconda settimana con dati da “bianca”. A queste regioni, a partire dal 14 giugno, potrebbero unirsi Lombardia, Emilia-Romagna, Piemonte, Lazio, provincia di Trento e Puglia. Tutte regioni con dati a ridosso dei 50 contagi. Dunque a meno che non ci siano cambiamenti la Campania dovrebbe passare in zona bianca dal 21 giugno. 

Le regole in vigore in zona bianca

In base a quanto previsto dal Dpcm 2 marzo 2021, in zona bianca non vige il coprifuoco. E si applicano solo le misure anti contagio (distanziamento, igiene e mascherine). Anche se restano chiuse le discoteche all'aperto o al chiuso. L’accordo siglato tra governo e regioni prevede che in fascia bianca «possono anticipare le riaperture delle attività economiche e sociali per le quali la normativa vigente dispone già la ripresa delle attività in un momento successivo». Dovrebbero perciò ripartire subito fiere, congressi, parchi a tema e feste di nozze (invece del 15 giugno) ma anche piscine al chiuso, sale giochi, stabilimenti termali e palazzetti dello sport al chiuso (invece del 1° luglio)

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