Ponte delle Filande, finalmente la svolta. Buonopane: "Sulla viabilità sono stati impegnati diversi milioni di euro!"
L’opera prevede la ricostruzione del ponte ponendo fine così agli allagamenti che in passato, a causa delle precipitazioni intense, hanno danneggiato cittadini e attività commerciali
Oggi è stata una giornata importante per il Ponte delle Filande. Dopo trent’anni, finalmente è giunta la svolta per questa vicenda. Il presidente della provincia, Rino Buonopane, ha dichiarato: “Quando mi sono insediato, c’è stata l’ultima esondazione, quindi sono stato qua. Sul posto ho avvertito anch’io la necessità di un intervento immediato. I lavori sono stati assegnati, oggi l’inizio della demolizione. Il cronoprogramma prevede circa 5 mesi di lavori. Si allargherà la sezione del fiume e verrà realizzata una struttura più leggera in metallo. Ci auguriamo che possa, per così dire, essere rispettato il cronoprogramma, perché questa è una viabilità importante che legherà Atripalda al comune di Avellino.”
Il presidente ha anche parlato di altri progetti in corso: “Adesso diverse cose bollono in pentola: si parte con il piano ponti e tutta una serie di interventi, soprattutto nell’Altirpinia, grazie ai fondi destinati. Dell’area SNAI (Strategia Nazionale per le Aree Interne) in capo alla provincia come soggetto attuatore, abbiamo svolto una serie di gare e da settembre inizieremo i lavori.”
Inoltre, il presidente ha parlato degli investimenti sulla viabilità: “Sono state impegnati per il momento sulla viabilità diversi milioni di euro. Ripeto, c’è un piano legato al controllo soprattutto dei ponti, quindi tutte le sovrastrutture stradali che ci sono. Siamo impegnati moltissimo sull’edilizia scolastica ed è chiaro che gli uffici tecnici stanno facendo il possibile per accelerare i tempi.”
In sintesi, l’inizio dei lavori per il Ponte delle Filande rappresenta un passo importante per porre fine agli allagamenti che in passato hanno danneggiato cittadini e attività commerciali. Il presidente della provincia ha espresso la sua soddisfazione per l’avvio dei lavori e ha parlato anche di altri progetti in corso e degli investimenti sulla viabilità.
Il torrente Fenestrelle ha origine dalle pendici dei monti Esca e Faliesi, posti ad un'altitudine compresa fra 955 e 850 metri sul livello del mare. Dopo aver percorso circa 4,5 km, raggiunge il territorio comunale di Avellino, attraversandolo trasversalmente in direzione ovest-est. Successivamente, prosegue per circa altri 4,5 km (lungo il confine tra i comuni di Avellino e Atripalda) fino a Pianodardine, dove si immette nel fiume Sabato. Nel corso del tempo, la valle del Rio Fenestrelle ha mantenuto la sua natura agricola, nonostante sia stata modificata in due tratti con interventi di riporto e tombamento. Nonostante sia situata in un'area fortemente urbanizzata e antropizzata, la valle ha conservato un buon grado di naturalità.
Il percorso del torrente si trova all'interno del Comune di Avellino, compreso tra un'altitudine di 375 m s.l.m. e 311 m s.l.m. Quest'ultima altitudine rappresenta il punto di confluenza con il principale affluente di sinistra, il torrente S. Francesco, che si trova subito a valle del centro storico della città. Il torrente si unisce al fiume Sabato nelle vicinanze dell'area industriale di Pianodardine. L'area in cui si prevede di intervenire per la mitigazione ricade sotto la giurisdizione dell'Autorità di Bacino Liri-Garigliano-Volturno, nel tratto del fiume Fenestrelle che attraversa Avellino e Atripalda. L'intervento riguarda l'ampliamento del passaggio della S.P. 24 (via Pianodardine) sopra il suddetto torrente.
Le opere previste sono finalizzate a ridurre il rischio associato al torrente Fenestrelle
Le opere previste sono finalizzate a ridurre il rischio idraulico associato al torrente Fenestrelle, derivante dalle caratteristiche geometriche e idrauliche della sezione di deflusso del cosiddetto ponte delle Filande. La soluzione progettuale prevede un notevole ampliamento della sezione di deflusso fino a 17,00 m x 3,00 m, insieme a interventi di riprofilatura degli argini. È inoltre pianificata la completa demolizione del ponte attuale e della pila centrale nel corso d'acqua, seguita dalla costruzione di un nuovo ponte.
Il quadro di pianificazione per i comuni di Avellino e Atripalda è il seguente:
- Piano Stralcio per l'Assetto Idrogeologico;
- Piano di Gestione delle Acque;
- Piano di Gestione del Rischio di Alluvioni;
- Piano Territoriale Regionale e Linee guida per il paesaggio;
- Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Avellino;
- Piano Urbanistico Comunale del Comune di Avellino, approvato con Decreto del Presidente della Provincia di Avellino n. 1 del 15.01.2008;
- Piano Regolatore Generale del Comune di Atripalda, approvato con decreto del Presidente della Provincia di Avellino n° 1 del 21/1/2002.
Il sistema delle aree naturali protette e il sistema dei vincoli
Nel territorio interessato dall’intervento non ricadono aree naturali protette. Il sistema del paesaggio originario, per l'evoluzione territoriale recente, ha radicalmente modificato morfologia ed aspetti naturalistici originari nelle zone urbanizzate; è rimasto invece straordinariamente integro nelle zone ai margini dei due anfiteatri altocollinari e nella parte alta del territorio. Il gruppo dei Monti Picentini, nella sua struttura generale, costituisce un apparato orografico unitario e ben delimitabile rispetto al dolce paesaggio collinare circostante. Ma al suo interno, molto vario dal punto di vista geologico quanto morfologico, esso è articolato in distinti sottogruppi scanditi e separati, ora da imponenti scarpate di faglia, ora da profonde valli che non raramente seguono anch'esse depressioni e fasce di fratturazione determinate dalle faglie pleistoceniche e quaternarie. In questo vasto e tormentato sistema oro-idrografico, suddiviso da blocchi caoticamente disposti e dominato dal Monte Tuoro (1422 m), dal Monte Terminio (1786 m), dai Monti Mai (1618 m), dal Monte Cervialto (1809 m), dal Monte Polveracchio (1790 m) e dal Raiamagra (1672 m), il gruppo Terminio si staglia con una sua individualità morfologica e fisica. A sud della valle del Sabato prevalgono le formazioni di natura dolomitica che danno luogo a rilievi più articolati, incisi da frequenti valli, con cime grosso modo coniche e versanti dal profilo convesso.
L'intervento contribuisce al ripristino di un livello di qualità ambientale accettabile
La soluzione progettuale adottata determina il raggiungimento dell'obiettivo, ritenuto prioritario, di mitigazione del rischio idraulico del torrente Fenestrelle dovuto alla sorgente di rischio correlata alle caratteristiche geometriche ed idrauliche della sezione di deflusso in corrispondenza del ponte delle Filande. Per ulteriori approfondimenti, si rimanda alle relazioni specialistiche che fanno parte integrante del progetto definitivo.
L'intervento previsto, sebbene non sia risolutivo in termini di raggiungimento di un equilibrio ecologico/ambientale nel sistema fluviale (sarebbe necessario creare "una rete continua di corridoi ecologici" che, seguendo il percorso dei corpi idrici, attraversi un territorio frammentato dalle opere dell'uomo), contribuisce comunque alla mitigazione del degrado in atto e al ripristino di un livello di qualità ambientale accettabile.