Periferie, cittadinanza attiva e resilienza: Acli Avellino in campo con le "Piazze del Popolo"
Diritti, luoghi, opportunità, percorsi per una comunità resiliente. È quanto intende costruire il progetto nazionale delle Acli Aps denominato “Piazze del Popolo”
Diritti, luoghi, opportunità, percorsi per una comunità resiliente. È quanto intende costruire il progetto nazionale delle Acli Aps denominato “Piazze del Popolo” diffuso in 18 regioni d’Italia e cofinanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (art. 72 del Codice del Terzo settore, dl 117/ 2017).
Le Acli Avellino Aps, in partenariato con CTA e NeXt, e con la collaborazione e il co-finanziamento del Patronato Acli, riportano l’attenzione sulle periferie e sulla loro resilienza. Grazie a questo progetto, infatti, sarà possibile reinterpretare, alla luce di quanto accaduto negli ultimi mesi condizionati dall’emergenza da Covid-19, gli obiettivi per aiutare le comunità a leggere i propri bisogni, a sviluppare interventi migliorativi del contesto locale e trovare, nei cittadini stessi, la chiave per sviluppare e far crescere il tessuto socio-produttivo e le comunità locali grazie a laboratori formativi e ad altre azioni di comunità organizzate per avere continuità temporale.
Progetto basato sulla promozione dell’esercizio della democrazia e della partecipazione
Nella mattinata di oggi, presso la Chiesa di San Pio ad Alvanite, in via Madre Teresa di Calcutta, il progetto è stato presentato alla stampa: "Vogliamo restituire dignità ai luoghi e far riscoprire il senso della cittadinanza attiva - dichiara il presidente delle Acli Avellino Alfredo Cucciniello - lo faremo attraverso un'azione ancisiva, alcuni laboratori sui quali impegneremo giovani e meno giovani abitanti del luogo. Avremo un laboratorio di fotografia e anche un laboratorio turistico. Ci occuperemo anche di riciclo e di recupero dei materiali. Doneremo testi pregiati. Il nostro intento è tenere insieme tutte queste persone che abbiamo incontrato questa mattina", conclude.
Il progetto si basa sulla promozione dell’esercizio della democrazia e della partecipazione degli abitanti delle periferie, indirizzando gli interventi su problemi del vivere quotidiano e utilizzando metodologie partecipative inclusive e non convenzionali, che vedono i cittadini protagonisti e consapevoli del ruolo e della capacità di azione che possono avere nell’individuare e attuare soluzioni concrete: "Questo progetto è nato prima della pandemia e lo spirito che c'ha guidato era quello fortificare il senso d'appartenenza delle persone - aggiunge la responsabile della progettazione Acli Mariangela Perito - dopo un'accurata analisi del territorio abbiamo scelto Alvanite. Speriamo che, questo luogo, possa sviluppare un'attrativa socio-culturale per tutta la comunità di riferimento", conclude.