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Partito lo sciopero dei distributori di benzina: tre giorni di stop

Dalle 19 di ieri sera fino alle 15 di mercoledì 16

Dalle 19 di ieri sera fino alle 15 di mercoledì 16, gran parte degli impianti di rifornimento di carburante della Campania saranno chiusi per sciopero.

"La nostra categoria non rientra tra quelle che beneficiano dei provvedimenti di sostegno economico previsti dai diversi decreti. Non siamo mica petrolieri, ma piccole imprese, spesso a gestione familiare, mandate avanti da un guadagno basato su quattro centesimi al litro". Così Salvatore Palma, segretario regionale Fegica Campania, spiegando i motivi dello sciopero.

Un settore, quello degli impianti di rifornimento, in piena crisi a causa degli ingenti cali nella circolazione di automobili dovuti alla pandemia e al conseguente incremento dello smart working.

"Chiediamo dei ristori a malincuore dato che scioperare per noi - ha aggiunto Palma - significa perdere altri soldi in un momento estrema crisi. Nel periodo del primo lockdown abbiamo perso fino all'80% delle vendite. Basta fare due conti: prima un milione di litri all'anno erano 40mila euro, ai quali vanno tolti i soldi delle spese e gia' quello che rimaneva per i proprietari era relativamente poco. Con le forti perdite dovute al Covid - ha concluso - e' normale che molte attivita' sono fallite e molte altre, nel prossimo periodo, chiuderanno i battenti".

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