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Ospedale Landolfi, PRC: "Uno scandalo da fermare"

La nota del segretario provinciale Tony Della Pia e del circolo di Montoro-Solofra

Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota, a firma del segretario provinciale di PRC Tony Della Pia e del Circolo PRC Montoro-Solofra, riguardante l'Ospedale Landolfi.

"La crisi pandemica ha evidenziato l'inefficienza e l"inadeguatezza del sistema sanitario irpino , deficit parzialmente compensati dal pregevole lavoro svolto dal personale, medici , infermieri , paramedici. Decenni di cattiva gestione, clientelismo e favoritismi a favore del privato hanno prodotto il collasso del sistema, la fase commissariale caratterizzata da tagli verticali ,chiusura di importanti presidi territoriali, ha causato gravi e diffusi disservizi a danno della popolazione irpina. La vicenda legata al presidio ospedaliero Landolfi di Solofra e' emblematica. Originariamente classificato presidio ospedaliero di base dell'Asl di Avellino, serve un bacino di utenza di circa 90.000 abitanti residenti in 25 comuni tra le Valli dell'Irno e del Sabato. Il Piano Regionale di Programmazione della rete ospedaliera ,approvato con decreto del Commissario Ad acta ,nr. 33/2016 ai sensi del D.M. 70/2015 ,ha individuato il presidio Landolfi quale ospedale sede di pronto soccorso;classificazione confermata nel successivo D.C.A. nr. 103/2018 che, in sede di aggiornamento ha ribadito l'essenzialità della sede del pronto soccorso presso la struttura in quanto "elemento della rete di assistenza ed emergenza sul territorio" anche come livello Spoke I" nel sistema emergenziale pediatrico. Successivamente il Landolfi e' stato annesso all'Azienda Ospedaliera S.G. Moscati di Avellino , con DCA nr. 29/2018 , con lo scopo di "consentire la riorganizzazione delle attività assistenziali evitando la duplicazione di alcune specialità , con miglioramento della qualità delle prestazioni e dell'equilibrio economico aziendale". Nel succitato DCA ,l'annessione era espressamente subordinata al mantenimento del Pronto Soccorso . Tali atti non sono stati mai revocati, annullati o sostituiti da altri provvedimenti. La "direzione strategica " del Moscati di Avellino ,vista l'emergenza covid ,con prot. 1641 del 20.03.2020 nell'ambito di un piano di riorganizzazione delle attività ha disposto la "temporanea disattivazione " del pronto soccorso medico - chirurgico e con successivo provvedimento prot. 20704 del 20.10.2020 , ha individuato il presidio Landolfi quale "plesso destinato al ricovero dei pazienti Covid pauci - sintomatici" ribadendo che l'unità operativa del pronto soccorso di Solofra e' "struttura strategica " nella rete di assistenza della Provincia di Avellino, considerato che copre il comprensorio composto dai comuni di Montoro, Solofra e Serino nonché buona parte del bacino inserito nelle Valli del Sabato e dell'Irno. Il presidio ospedaliero Landolfi di Solofra e' anche oggetto di finanziamenti finalizzati a rilanciare la struttura e potenziare il pronto soccorso , a tal uopo il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, in piena campagna elettorale ,annuncio' durante una assemblea pubblica lo stanziamento di 11,5 mln di euro; nel contempo il Direttore Generale dell'azienda ospedaliera Moscati - soggetto attuatore- con delibera nr. 1234 del 11.12. 2020, relativa al programma triennale degli investimenti periodo 2021 - 2023 , recependo l'ordinanza nr.1 del 14.10. 2020 della Giunta Regionale della Campania pubblicata sul Burc 196 , ha stabilito i lavori di adeguamento da realizzarsi con relativa copertura finanziaria ( 88.000 euro) presso il Pronto Soccorso e la realizzazione di quattro posti di terapia intensiva per un importo di 530.000 euro circa. Di seguito la Direzione Generale del Moscati di Avellino ha deliberato vari lavori di adeguamento normativo e funzionale pari a circa 8 milioni di euro. Ad oggi i lavori risultano essere incompiuti mentre la struttura giace nell'abbandono, nonostante che l'unità di crisi regionale abbia autorizzato i direttori generali ad eseguire una graduale ripresa delle attività con protocollo nr. 2960 del 10.12.2020. E' evidente che il protrarsi della chiusura del Pronto Soccorso pregiudica gravemente l'assistenza e l'intervento emergenziale di un territorio vasto e nel contempo viola ogni direttiva. Considerato che nel frattempo la direzione del San Giuseppe Moscati non ha attivato piani di intervento alternativi oppure sostitutivi, inoltre all'attività del pronto soccorso e' legata anche l'operatività degli altri reparti , ovvero chirurgia generale, medicina generale, ostetricia e ginecologia , ortopedia e traumatologia , oculistica , pediatria, psichiatria , geriatria, terapia intensiva , riabilitazione e recupero funzionale , lungodegenza ,radiologia , laboratorio di analisi . Il dato di fatto e' che la provincia di Avellino rischia di subire l'ennesimo scippo. Rifondazione comunista attiverà tutte le sue strutture ed utilizzerà ogni mezzo con lo scopo di chiarire le dovute responsabilità, riconsegnare al territorio una importante presidio sanitario e garantire diritti e dignità al personale ; a tal uopo il PRC irpino nel sollecitare la massima vigilanza democratica invita forze politiche,sociali ed associazioni sensibili ,tra le quali " TERRA" , organizzazione ampiamente partecipata dal nostro partito ad aprire una ampia fase di controinformazione e lotta".

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