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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Ospedale Landolfi di Solofra, Rifondazione Comunista: "Necessario smascherare i responsabili"

"Non ci incantano i buoni propositi, dietro al sostantivo "efficientamento" si nasconde una logica aziendalista secondo la quale la salute è un costo passivo da abbattere"

"Purtroppo avevamo ragione noi in merito alle sorti dell'ospedale Landolfi di Solofra; da anni esplicitiamo tutta la nostra preoccupazione riguardo al destino dell' importante presidio sanitario. Il 20 maggio scorso abbiamo diffuso un documento circostanziato evidenziando tutti i passaggi amministrativi perché sospettavamo che le scelte successive non sarebbero state coerenti con quanto enunciato con atti sostanziali. Con la delibera 201 pubblicata sul BURC in data 24 maggio 2021 che prevede,tra l'altro, la chiusura del pronto soccorso, la Regione Campania sancisce un drastico ridimensionamento; il danno e' evidente, a pagarne le conseguenze saranno le cittadine ed i cittadini del comprensorio composto dai comuni di Montoro, Solofra e Serino nonché dell'intero bacino inserito nelle Valli del Sabato e dell'Irno, con pesanti ripercussioni anche sulle lavoratrici e lavoratori. Le responsabilità sono politiche e ricadono sulle spalle del Presidente Regionale De Luca che con la sua maggioranza e l'avallo dei consiglieri Regionali irpini  Enzo Alaia (Italia viva) e Maurizio Petracca (partito democratico ) e il beneplacito di  alcuni consiglieri comunali di Montoro sono gli artefici del sopruso. E' grave che durante la campagna elettorale i nostri, pur conoscendo le future sorti, per puro elettoralismo abbiano  sbandierato l'intenzione di difendere il presidio, oggi dimostrano di essere strenui rappresentanti del partito che da decenni e' artefice dello smantellamento della sanità pubblica a beneficio dei privati . Non ci incantano i buoni propositi, dietro al sostantivo "efficientamento" si nasconde una logica aziendalista secondo la quale la salute e' un costo passivo da abbattere.Lo stesso concetto fu espresso quando si decise di smantellare l'ospedale di Bisaccia , i fatti narrano che oggi e' una scatola vuota, dotata di una pista di atterraggio inutilizzabile , nel frattempo il territorio e' orfano di un servizio essenziale. La crisi pandemica non ha insegnato nulla , di fronte al profitto la vita non conta, quel che interessa e' che un diritto costituzionale si trasformi in merce, sovente di scambio clientelare e spesso fonte di guadagno per la criminalità organizzata. Rifondazione Comunista non farà neanche un passo indietro e' necessario smascherare i responsabili, ed evitare che il territorio provinciale perda l'ennesimo presidio sanitario e ulteriori posti di lavoro". 

Così Tony Della Pia, segretario provinciale Partito della Rifondazione Comunista

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